Il sottosegretario De Caro: “Catania e non Augusta sede dell’autorità portuale”
“Sarà Catania la sede dell’autorità di sistema portuale della Sicilia orientale”. Questa la sintesi dell’anticipazione rilasciata dal sottosegretario del MIT Umberto Del Basso De Caro ad un giornalista di “La Repubblica”. Nonostante Augusta sia il porto “core”, ha ribadito, la scelta del Governo è caduta su Catania perché è il baricentro del sistema logistico della Sicilia orientale. Augusta continuerà a essere il principale porto su cui, comunque, il Governo nazionale intende investire, e potrebbe essere prevista una sede distaccata di Catania. Il porto di Augusta non potrà mai diventare sede della nuova Autorità portuale della Sicilia Orientale; semplicemente perché è un porto petrolifero, il secondo d’Italia dopo Trieste, dove il 98% delle merce sono liquidi e solo un 2%. 3% di rinfuse solide. Inoltre, il meccanismo di riferimento manageriale, per l’effetto dell’autonomia funzionale e delle concessioni demaniali, le industrie gestiscono ognuno il proprio pontile per i carichi e lo scarico di benzine, petrolio, gas e tutto il resto, senza che l’Autorità portuale ci mette un dito, quindi in piena autonomia. L’Autorità sarà Catania poichè anche messina non le attrezzature e le infrastrutture necessarie, così come Catania, con gli spazi, il porto, l’interporto, lo snodo ferroviario e gli spazi per la movimentazione dei container e il resto già da anni. Augusta non è in grado di potenziare le banchine, se non in maniera limitata, poiché rimane penalizzato dalla mancanza di spazi a terra e circodato dalle saline e dalle collinette. Infine, non ha nessuna possibilità di un raccordo ferroviario dalla dimensioni necessarie per un grande porto degno di questo nome.
C.A.