Inchiesta inquinamento, il sindaco Garozzo: “Le prescrizioni imoposte, quelle da noi chieste all’Aia”
“Il sequestro preventivo degli impianti Isab ed Esso sono la conferma del bontà del lavoro svolto dall’amministrazione comunale al tavolo Aia del ministero dell’Ambiente”. Lo afferma il sindaco, Giancarlo Garozzo, apprendendo la notizia del provvedimento emesso dal Gip di Siracusa su richiesta della procura della Repubblica.
“Sono contento – aggiunge il sindaco Garozzo – che la magistratura abbia rivolto la sua attenzione su quanto accade nella zona industriale e sui ripetuti casi di molestie olfattive di questi anni. Ma come sindaco di Siracusa, sono ancora più soddisfatto nel notare che le prescrizioni imposte alle aziende per la restituzione degli impianti siano praticamente uguali a quelle che siamo riusciti ad introdurre nel corso delle riunioni in sede Aia, tavolo al quale siamo stati ammessi, su nostra richiesta, solo nel 2015. Una conferma – conclude il sindaco Garozzo – del valore delle nostre proposte in difesa della salute dei cittadini e del loro fondamento scientifico e tecnico”.
IL PARLAMENTARE AMODDIO: “IL PROF. SCIACCA SI DIMETTA”. “La questione ambientale a Siracusa va affrontata in maniera concreta senza sminuire le problematiche”. Lo dichiarano il deputato nazionale Sofia Amoddio e il deputato regionale Marika Cirone Di Marco del Partito Democratico. “Recentemente, durante la presentazione del Rapporto Ambiente 2016, il prof. Salvatore Sciacca, presidente del CIPA (Consorzio Industriale Protezione Ambiente) avente come soci i dirigenti delle industrie presenti nel petrolchimico, ha illustrato i dati acquisiti dalle centraline della rete di proprietà del CIPA dichiarando che le sostanze odorigene (principalmente i derivati del solfuro di idrogeno e gli idrocarburi non metanici), avvertite quasi giornalmente dalla popolazione, non rappresentano una fonte di pericolo per la salute umana ma solo un disagio, un fastidio che deve essere eliminato”. “Queste dichiarazioni – proseguono Amoddio e Di Marco – lasciano sgomenti soprattutto se si fa riferimento a quanto riportato nel rapporto di ARPA della qualità dell’aria relativo al 2015 e reso noto nel luglio del 2016, in cui si evidenziava la potenziale pericolosità di queste sostanze sulla salute umana, pericolosità che deve ancora essere ulteriormente approfondita mancando una letteratura scientifica adeguata che permetta di stabilirne limiti e valori di soglia”. “A conferma di ciò, nei tavoli e protocolli prefettizi che si sono avuti negli ultimi anni era stato chiesto all’Azienda Sanitaria Provinciale di occuparsi dell’incidenza delle sostanze non normate sulla salute dei cittadini, compito che l’ASP non ha mai portato a termine tanto che ha indotto l’ARPA di Siracusa a richiedere il coinvolgimento diretto del Ministero della Salute per comprendere meglio la pericolosità di queste sostanze odorigene”.
“Dichiarare contestualmente che le sostanze odorigene non sono fonte di pericolo e che nel petrolchimico potrebbero essere presenti aziende che producono sostanze di cui si sconosce la quantità e la qualità e che potrebbero essere responsabili di questi problemi è un controsenso aberrante”. “Oggi grazie al controllo delle centraline pubbliche, abbiamo più contezza di quali sostanze e da quali impianti vengono immesse”. “Riteniamo – proseguono Amoddio e Di Marco – che il prof. Salvatore Sciacca, ricoprendo le cariche di presidente del CIPA, finanziato dalle grosse aziende del petrolchimico e di direttore del Registro Tumori Integrato della Sicilia Orientale, sia in grave conflitto d’interessi”. “La minimizzazione del problema inquinamento nella provincia di Siracusa e l’evidente conflitto di interesse in cui il prof. Salvatore Sciacca si trova, sono tali da richiedere le sue immediate dimissioni dal ruolo di responsabile del Registro Tumori Integrato della Sicilia Orientale”. “Un territorio martoriato dal punto di vista ambientale come quello siracusano richiede che le persone che svolgano ruoli fondamentale nella gestione della salute pubblica siano immuni da qualsiasi ombra”. “È necessario che i cittadini, preoccupati per la loro salute, si fidino delle istituzioni e l’atteggiamento e le posizioni ambigue di alcune figure, non contribuisce a rinforzare tale la fiducia”.