Incidente sulla Maremonti, domani a Canicattini i funerali di Tonino Di Luciano
La mattina di venerdì Antonio e Marco hanno intrecciato il loro destino perdendo la vita in quella terribile carambola sulla Maremonti. Sui social gli amici delle due vittime si sono scatenati nel ricordarli e nell’esprimere il cordoglio. Tonino Di Luciano aveva già vissuto il dramma della perdita di una persona cara in un incidente stradale avvenuto vent’anni prima sempre su quel maldetto tratto di strada. Ed è proprio sulla Maremonti che è andato incontro alla morte quando la sua giornata era appena iniziata e tanti erano gli impegni presi. I funerali si svolgono domani pomeriggio alle 15.30 nella chiesa madre di Canicattini. Non è ancora certa la data dei funerali di Marco Sconza, la cui salma si trova all’ospedale Cannizzaro di Catania.
Dolore e tristezza esprimono anche i messaggi postati sui social per la scomparsa di Marco Sconza. Volto sempre sorridente, Marco si spendeva ogni giorno per la moglie (conosciuta 23 anni fa) coetanea e la figlioletta. In passato aveva subito il dolore della perdita di un bimbo ancora in fasce ma ha affrontato le difficoltà della vita con grande slancio e la voglia di farcela. Fede milanista, Sconza aveva svolto il servizio militare a Messina al quinto Fanteria Aosta. Ha fatto tanti lavori, compreso quello di venditore ambulante di panini, prima di essere ingaggiato da una ditta dell’indotto del petrolchimico. Ed è proprio dal lavoro che stava tornando la mattina di venerdì quando, a pochi chilometri, ormai da casa, è stato coinvolto nell’incidente rimanendo intrappolato tra le lamiere della sua Volkswagen Passat.
In attesa della restituzione delle salme per officiare i funerali, l’attenzione è tutta rivolta alle condizioni di salute del la palazzolese, che viaggiava insieme con il compagno sulla Mercedes, rimasta gravemente ferita nel violento impatto. Si trova ricoverata in ospedale a Catania dove i sanitari l’hanno sottoposta a un delicato intervento chirurgico al torace.
Intanto, prendono corpo le polemiche sui mancati interventi su quella strada. “La questione sicurezza deve essere primaria – dice l’esponente di Anci Sicilia, Paolo Amenta – non si spiega come a pochi chilometri, nel tratto Palazzolo-Noto, l’Anas garantisca interventi di manutenzione al tappetino mentre sulla Maremonti l’asfalto è usurato dopo 50 anni. Al di là delle scorrettezze stradali, il numero di morti ha superato le percentuali fisiologiche. Sarebbe il caso di intervenire come si è fatto per la statale 124, Floridia-Siracusa, il cui ammodernamento ha cancellato il numero impressionanti di morti. Non bisogna più girarsi dall’altra parte”.
“Da usufruente della strada – afferma il cavaliere del lavoro, Paolo D’Orio, avvocato canicattinese – trovo increscioso che, anno dopo anno, si assista a sinistri anche mortali. Non possiamo andare avanti con un commissario senza fondi per la manutenzione delle infrastrutture. Si utilizzi parte dei fondi del Recovery per sistemare le nostre strade”.