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Indagini sull’ex Ilva, arrestato l’avvocato Amara

Nuovi guai giudiziari per l’avvocato augustato Piero Amara. E’ stato raggiunto questa mattina da una nuova misura cautelare, notificata dai magistrati di Potenza, oltre che ad Amara, anche all’ex procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo, a cui è stato disposto l’obbligo di dimora.  In carcere sono finiti l’ex legale di Eni, Piero Amara, e il poliziotto Filippo Paradiso.

Ai domiciliari l’avvocato Giacomo Ragno. I fatti contestati risalirebbero al periodo nel quale Capristo era procuratore a Taranto e riguarderebbero anche un patteggiamento legato all’ex Ilva.

Secondo gli inquirenti Capristo “disponeva lo svolgimento d’indagini, anche approfondite ed inconsuete, se non illegittime (fra cui escussioni ed acquisizione tabulati)” sulla base di un esposto anonimo fatto consegnare Amara. A insospettire gli inquirenti sono state le anomale modalità di ricezione di un esposto, “recapitato a mano, pur essendo anomalo, direttamente presso l’ufficio ricezione atti” della procura di Trani” senza che risultasse chi lo avesse consegnato e poi regolarmente protocollato, assegnato ed iscritto”. Nonostante la “natura anonima dell’esposto”, Capristo sollecitava i magistrati co-delegati “in più occasioni ad effettuare ulteriori approfondimenti investigativi” che “risultavano funzionali agli interessi di Piero Amara che aveva inviato gli esposti e che aveva necessità di rafforzare e ‘vestire’ la tesi del complotto contro l’amministratore delegato di Eni De Scalzi”.

Capristo, inoltre, “accettava una interlocuzione assolutamente impropria ed anomala” con Amara, sulla base degli esposti anonimi, sebbene il nome dell’avvocato siciliano non risultasse in alcun modo né era “nominato formalmente da un soggetto processuale legittimato”. Ne consegue, secondo la procura di Potenza e secondo la Guardia di finanza, che la “condotta compiacente” consentiva ad Amara di “proporsi e mettersi in luce presso l’Eni per un verso come punto di riferimento e tramite verso l’autorità giudiziaria in quella specifica vicenda e, per altro verso, come legale meritevole di nuovi ed ulteriori ben remunerati incarichi”.

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