Ingiusta detenzione, padre Carlo D’Antoni risarcito
Si chiude definitivamente con l’ordinanza di ingiusta detenzione ed il risarcimento, di 10.800 euro, la disavventura giudiziaria di Padre Carlo D’Antoni, il parroco di Siracusa rimasto ingiustamente coinvolto nel 2010 nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Siracusa e della Direzione Antimafia di Catania”. A dichiararlo è l’avvocato Sofia Amoddio, che insieme all’avvocato Marzia Capodieci sono state difensori del sacerdote D’Antoni.
“Siamo soddisfatte che la Corte ha ritenuto di accogliere la domanda di risarcimento, si tratta però di una cifra troppo simbolica rispetto al torto subito da padre Carlo ed al danno morale e di immagine”. “Padre Carlo era stato prosciolto dal Giudice della udienza preliminare del Tribunale di Siracusa, nel 2014, per non aver commesso il fatto”. “La vicenda che colpì il sacerdote siracusano suscitò parecchio scalpore per via delle accuse molto gravi che gli furono mosse ma che si rivelarono del tutto infondate”. “Padre Carlo è un sacerdote di frontiera, un uomo dal carattere turbolento ma che sa donarsi senza limiti, sempre schierato dalla parte degli ultimi e con la sua parrocchia ha portato avanti azioni in favore dei poveri e degli immigrati impartendo a tutti una grande lezione di umanità e di accoglienza”