Istituzione Parco degli Iblei, Italia Nostra: “In audizione solo i soggetti contrari”
Prosegue il dibattito a distanza sull’istituzione del parco nazionale degli Iblei. Quest’oggi, il presidente della IV Commissione Ambiente Territorio e Mobilità dell’Ars, Giuseppe Carta, ha convocato un’audizione in merito all’iter istitutivo del Parco con l’obiettivo di fermare l’iter. “Seguo da anni la vicenda e da subito ho avanzato molti dubbi sulle effettive potenzialità dell’istituzione del Parco degli Iblei – afferma Carta – 150 mila ettari e 32 comuni coinvolti (di cui 18 siracusani) si troverebbero a convivere con nuovi vincoli e mortificazioni in termini di fruizione e vivibilità. Sono d’accordo alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente ma con soluzioni che possano convivere con le esigenze del territorio».
«Il pregio dell’Area iblea è certificato dalla Natura e dalla Storia -. Spiega Liliana Gissara, presidente di Italia Nostra -. Per una decina d’anni ci si è confrontati su tutti i possibili aspetti e criticità. Si è così giunti, dopo quasi vent’anni, a definirne il profilo ed il perimetro. Ora che finalmente il Parco è in dirittura d’arrivo, assistiamo ad una nuova levata di scudi. Italia Nostra considera la convocazione di un’audizione sull’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei, quantomeno tardiva e inopportuna: tardiva in quanto non è di più competenza della Commissione che egli presiede l’iter di istituzione del Parco, poiché l’iter ha già abbondantemente superato il livello regionale; inopportuna in quanto un presidente di commissione, quale è Carta, non può utilizzare il suo ruolo che dovrebbe essere super partes per convocare esclusivamente le associazioni contrarie all’istituzione del Parco e che ricalcano la sua personale posizione e solo successivamente gli amministratori dei 32 Comuni interessati.
“Semmai – aggiunge Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia – vengano convocati e auditi anche i soggetti favorevoli all’istituzione del Parco come, ad esempio Italia Nostra e le associazioni ambientaliste e si porti a compimento, al più presto, l’iter di approvazione».