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La Regione siciliana interviene per la rinascita della riserva Saline di Priolo

Il vasto incendio di mercoledì della scorsa settimana ha messo in ginocchio, tra gli altri ambienti, soprattutto la riserva naturale Saline di Priolo. Ettari di macchia mediterranea, capanni, attrezzature andate in fumo a causa del fuoco, alimentato dalle violente raffiche di vento di scirocco. Ma già dalla sera stessa, da quando l’opera di spegnimento dei soccorritori ha posto fine al rogo, si è pensato a fare rinascere quella riserva frequentata abitualmente da fenicotteri e da molti altri esemplari di uccelli migratori che in quei pantani hanno trovato l’habitat ideale anche per nidificare. Ma l’opera dei volontari, costituiti in comitato, potrebbe non bastare per fare rinascere più rigogliosa e bella la riserva priolese, Serve l’intervento economico pubblico.

Per questo motivo oggi si è tenuto un incontro fra il governatore Nello Musumeci e il sindaco di Priolo, Pippo Gianni. Quest’ultimo ha chiesto un intervento per far rinascere la riserva, distrutta dall’incendio del 10 luglio. Il Presidente Musumeci ha garantito che la Regione siciliana, ente che nel 2000 ha istituito quella riserva, si farà carico di aiutare il Comune.

Il primo cittadino ha avuto modo di sottolineare al governatore Musumeci l’intenzione di insistere sulla proclamazione dello stato di calamità naturale, atteso che i danni non soltanto alla riserva naturale, sono ingenti e riguardano il territorio a ridosso di Priolo e del polo petrolchimico.

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