La rete della Giustizia e i “pesci” della politica
Una difficile chiave di lettura tra poco incontrerà una serie di paletti d’ordine giudiziario che riguarderebbero la sfera politica che amministra la cosa pubblica siracusana a più livelli. Così come è venuto al pettine il nodo processuale legato alle cosiddette “fantassunzioni” di alcuni consiglieri comunali per i quali la Procura ne ha chiesto il giudizio, negli ambienti investigativi si fanno insistenti le voci secondo le quali ci sarebbe una grossa “pentola” che bolle tutta “l’acqua sporca” di buona parte della politica siracusana, accumulata in questi ultimi tempi. E’ notorio, non foss’altro per le denunce e gli esposti presentati in Procura nei mesi scorsi, che settori “sensibili” cui si fa riferimento riguardano la gestione degli impianti sportivi, degli asili nido, dell’edilizia popolare, di contributi a pioggia e a ventaglio e per eventi poco “raccomandabili”, lavori pubblici con il sistema dell’ex art. 70, la vicenda legata alla gestione del servizio idrico integrato e il collegamento con il passato, ma anche i riflessi sul filone giudiziario denominato “Oro blu” che a sua volta ha generato i fascicoli dei filoni “Veleni alla Procura” e “Attacco alla Procura”, per i quali è competente la Procura di Messina. La Storia, così come nella vita di tutti i giorni, anche in politica torna indietro e non aspetta il prossimo scandalo; ma intreccia sempre e continuamente i vari legami mettendoli insieme un tantino alla volta, per poi stringere la tanto temuta rete giudiziaria nella quale potrebbero finire quei “pesci” della politica locale che, a vario titolo, prima di quell’attimo “fuggente” erano dei veri galantuomini.
Concetto Alota