La Sicilia punta tutto sulle Zes
Il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, ha firmato il decreto istitutivo delle Zone Economiche Speciali per la Regione Sicilia. Saranno due, una per la Sicilia Orientale e una per la Sicilia Occidentale, per un totale di quasi 6 mila ettari, tra aree portuali, retroportuali e aree di sviluppo industriale.
L’obiettivo –
viene spiegato in una nota – è quello di attrarre investimenti in
particolar modo nell’ambito dell’economia «portuale» in settori come la
logistica,
i trasporti ed il commercio, e di accompagnare la transizione ecologica
degli insediamenti produttivi, attraverso una drastica semplificazione
amministrativa e la possibilità di accedere a forti sgravi fiscali.
Si tratta del passaggio finale di un percorso che ha visto l’impegno del
ministero per il Sud e la Coesione territoriale per velocizzare l’iter
di approvazione delle ZES, in piena e leale collaborazione istituzionale
con la Regione Sicilia.
«Sono particolarmente orgoglioso – afferma Provenzano – di questa firma, che la Sicilia aspettava da tempo e che cade in un momento assai delicato per le imprese, i lavoratori e le famiglie, in cui ogni nostra energia deve essere dedicata al rilancio dell’economia dell’Isola. Le Zes rappresentano una grande opportunità per lo sviluppo regionale. Serviranno a rendere la Sicilia non solo attraente e bellissima com’è, ma anche attrattiva, di capitali, attività, persone, lavoro, nuove imprese per lo sviluppo».
Si tratta del passaggio finale di un percorso iniziato nel marzo 2018 con l’istituzione, da parte del governo Musumeci, della Cabina di regia regionale e terminato nell’agosto 2019, quando è stata completata l’identificazione e la delimitazione delle due Zes, con la redazione dei rispettivi Piani strategici. Come detto, sono due le Zone economiche speciali individuate dalla Regione e approvate dal ministero per il Sud: quella della Sicilia occidentale che ha avuto assegnato il 35 per cento della superficie Zes e quella della Sicilia orientale a cui è stato assegnato il 65 per cento. Nella Zes Sicilia orientale andranno l’area industriale di Augusta-Melilli, Priolo Gargallo, Siracusa, il porto di Augusta, l’interporto di Melilli. Successivamente sono state integrate aree dei Comuni di Avola, Carlentini, Francofonte, Solarino, Floridia, Rosolini, Pachino, Lentini, Palazzolo Acreide.
I benefici economici delle Zes sono previsti dal decreto legge Mezzogiorno n. 91/2017 e vedono notevoli incentivi fiscali più credito d’imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e un consistente regime di semplificazioni che saranno stabilite da appositi protocolli e convenzioni e che comunque prevedono anche l’accelerazione dei tempi procedimentali per garantire l’accesso agli interventi di urbanizzazione primaria (gas, energia elettrica, strade, idrico) alle imprese insediate nelle aree interessate.