L'Opinione

La stampa “libera” e il teatrino della politica

Da sempre Siracusa è assediata da forze occulte che hanno pilotato l’informazione, deviando il significato di libertà di stampa. Troviamo al primo posto la politica. Testate che nascono poco prima di una campagna elettorale, per chiudere poco dopo i risultati; ci sono poi i giornali i cui editori sono espressioni di poteri: uomini politici, le industrie del petrolchimico, faccendieri e mediatori d’imprenditori di grandi appalti e tanto altro ancora. Interessi e contro interessi si scontrano nelle colonne dei giornali. Si duella e si denuncia di riflesso l’avversario, fino a costringerlo alle dimissioni o direttamente negli uffici della Procura.

Il sindaco o il presidente della Regione, l’avvocato che fa parte della tresca o il “piglia e porta” di turno diffonde in maniera convincente , magari attraverso un velina stampa, una notizia vicina alla verità ma falsa e ad arte artefatta. Ecco fatto. S’innesca un meccanismo perverso e l’informazione è servita con una polpetta avvelenata per tutti.
I cittadini spesso vengono a conoscenza dei fatti in maniera deviata; non è colpa dei giornalisti ma del sistema italiano. Il bisogno obbliga legge.
Senza stampa libera non c’è democrazia. I poteri sono invadenti e controllano l’informazione. Nessuno è in grado di cambiare le cose peraltro non è mai reato. Non esiste il reato di “passare notizie influenzate alla stampa”. La politica non dovrebbe diffondere tesi e vicende in base ai propri interessi personali ma semplicemente rispondere alle domande dei giornalisti dirette al sindaco, all’assessore, al ministro, al deputato, al consigliere e via dicendo. Certo, la polemica e la pubblicazione di intercettazioni o di storie d’intrecci politici, di sesso, di soldi e di sangue, fanno vendere i giornali e catturano l’interesse della pubblica opinione. I veleni al Vermexio e poi in Procura hanno fatto vendere il 30 per cento in più di giornali. Così come le notizie delle lotte all’interno dei patiti e i cambi di casacca dei consiglieri o delle dimissioni degli assessori senza mai chiarire il perché.
Tutti sappiamo che cosa si nasconde dietro il teatrino della politica: interessi milionari da sempre. Ma le spese economiche su sbagli e intrallazzi della corruzione ricadono sempre sulle spalle dei cittadini senza che la giustizia riesca a far trionfare la verità dei fatti. Ma questa è un’altra storia che ormai tutti conoscono grazie alla libertà di stampa e a giornalisti onesti e coraggiosi.
Concetto Alota

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *