Dopo la strage di Orlando, anche a Sigonella scatta l’allarme e dalla Digos attivate le procedure di allerta
Dopo la strage di Orlando negli Stati Uniti è scattato l’allarme terroristico in tutte le basi americane. Anche in Italia sono stati alzati e allarmati i livelli di sicurezza, base militare Usa di Sigonella compresa, dove il cerchio di allerta è stato ristretto; i servizi segreti di mezzo mondo si sono allertati e anche il Viminale ha emanato il segnale d’avviso a tutte le questure italiane, mentre gli uffici della Digos periferiche hanno attivato le procedure previste dal protocollo, in special modo quella di Siracusa diretta dal dottor Vincenzo Frontera competente per territorio, dove si trova la base di Sigonella, una della più importanti e strategica degli Stati Uniti d’America del Mediterraneo.
Secondo l’Fbi si è trattato di un attacco ben organizzato e preparato, che conferma come la sparatoria viene considerata un atto terroristico e che si sta valutando la possibilità che si tratti di terrorismo islamico. Il killer Omar Mateen, classe 1986, americano, originario della contea di Port St. Lucie, era già noto all’Fbi ed era una delle cento persone sospettate di essere simpatizzanti dell’Isis sul radar dell’Fbi in Orlando, ma su di lui è stato allentato il controllo preventivo e polemiche divampano fino a far saltare la testa di parecchi dirigenti del’Fbi e dei Servizi speciali americani.
I JIHADISTI ESULTANO SUL WEB
I jihadisti stanno celebrando sul web la sparatoria di Orlando come «il miglior regalo per il Ramadan». Lo twitta Rita Katz, direttrice del Site, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste in rete. I jihadisti, riferisce il Site, lodano il killer: «Possa Allah accogliere l’eroe che lo ha fatto e ispirare altri a fare lo stesso». Tuttavia, riferisce la stessa Katz, non ci sono al momento rivendicazioni della strage.
LA RIVENDICAZIONE: “ERA UNO DI NOI”
Il killer della strage di Orlando «era un combattente dell’Isis». È la rivendicazione dello Stato Islamico attraverso l’Amaq, l’agenzia di stampa del Califfato. Lo riferisce il Site.
Nel testo della rivendicazione riportato dalla direttrice del Site Rita Katz in un tweet si legge che una fonte ha detto all’agenzia Amaq: «L’attacco che ha preso di mira il gay club di Orlando, in Florida, e che ha provocato 100 tra morti e feriti, è stato compiuto da un combattente dello Stato islamico»
OBAMA: ATTACCO A TUTTI GLI AMERICANI
«L’attacco a qualsiasi americano indipendentemente dalla razza, dalla religione, dagli orientamenti sessuali è un attacco contro tutti noi, contro i valori fondamentali della dignità che identificano il nostro paese», ha detto il presidente Obama. «Noi manteniamo i valori che ci fanno americani», ha aggiunto il presidente americano.