All’invito dell’assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Tusa, di cedere per un paio di mesi il dipinto “L’Annunciazione” fi Antonello da Messina per allestire una mostra alla galleria regionale Abatellis di Palermo hanno deciso di replicare con una manifestazione e una raccolta di firme. La cultura siracusana dice ancora una volta no alla trasferta forzata del dipinto antonelliano la cui casa naturale è il museo Bellomo on Ortigia.
Questa mattina il prof. Paolo Giansiracusa e l’avv. Corrado Giuliano sono stati davanti allo storico palazzo nel centro storico per respingere con forza l’idea di fare viaggiare un’opera importante ma allo stesso tempo molto delicata e fragile.
“Stiamo preparando un documento – dice Giansiracusa – da far firmare agli intellettuali del territorio. Il documento sollecita un ripensamento dell’Assessorato Regionale in merito al trasloco del dipinto di Antonello. Stanno aderendo esperti di restauro, storici dell’arte, archeologi, architetti, docenti universitari”.
Gli esponenti della cultura di Siracusa, come quelli di Messina, hanno deciso di fare fronte comune per difendere le opere antonelliane. E a nulla sembrano valere le rassicurazioni dell’assessore Tusa sulla rigorosità della sicurezza da adottare nel trasporto del dipinto. A nulla vale l’appello del prof. Tusa, apprezzato archeologo, sull’importanza internazionale dell’allestimento della mostra che dovrebbe raccogliere tutte le opere di Antonello da Messina. Una mostra mai realizzata prima che dovebbre attirare l’attenzione di cultori, studiosi ma soprattutto visitatori da tutto il mondo nella capitale siciliana.
“Non si può mettere a repentaglio – dice il prof. Giansiracusa – un bene che ci hanno tramandato i nostri avi e che noi abbiamo il dovere di difendere, rispettare e tramandare alle nuove generazioni”.
”Ho più volte ribadito a Sebastiano Tusa – ha detto l’assessore comunale Fabio Granata – la preoccupazione e la contrarietà della Amministrazione Comunale di Siracusa in relazione allo spostamento dell’Annunciazione di Antonello da Messina per la Mostra di Palermo. So bene quanto l’Opera sia delicata per la tipologia di restauro che ha subito, restauro che disposi attraverso l’Istituto Centrale di Restauro. L’Opera peraltro rappresenta elemento centrale e imprescindibile della collezione della Galleria Bellomo e il suo trasferimento è inserito tra quelli da me vietati con decreto di qualche anno fa”.
“Purtroppo – conclude Granata – non ho competenze per bloccare il trasferimento ma resto assolutamente contrario. Dall’assessorato Regionale abbiamo almeno ottenuto due opere importanti da esporre in Galleria e la assicurazione che l’Opera tornerà subito dopo la breve mostra Palermitana e non andrà, come le altre opere, alla tappa milanese della Mostra”.