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L’Arcivescovo Pappalardo ai giuristi siracusani: “Non rassegnatevi”

Un invito a reagire all’apatia ed alla rassegnazione. L’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, ha accolto anche quest’anno l’invito della sezione siracusana dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani e si è recato stamane nella biblioteca “Antonio Ricupero” dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa al Palazzo di Giustizia, per celebrare il “Natale del giurista”. Accolto dal presidente dell’Ugci di Siracusa, il prof. Salvatore Amato, alla presenza tra gli altri del presidente del Tribunale Paolo Vittorio Lucchese e dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano, l’arcivescovo si è rivolto direttamente a chi opera all’interno del Tribunale.
“Questo Palazzo di Giustizia è testimone ogni giorno di tante situazioni segnate profondamente dalle piaghe della fragilità umana e voi, Operatori della giustizia, nel ruolo di Giudici o di Avvocati, siete chiamati a far emergere la verità di tali situazioni, ma anche a farvi carico del riscatto di quanti hanno provocato reati e vivono ora condizioni di irregolarità penale, civile, sociale. Un compito certamente arduo, il vostro – ha continuato l’arcivescovo -, ma necessario ed impegnativo al fine di ristabilire verità e giustizia e ridare vera dignità ad ogni uomo. In talune circostanze, il vostro compito può sembrare di dover affrontare la improponibile battaglia di Davide contro Golia; ma, proprio come emerge dall’episodio biblico, Davide ha la meglio sul gigante Golia; così dobbiamo avere certezza che il Bene sconfigge il Male, anche se la vittoria passa attraverso la Croce e la sofferenza (cfr EG n. 85). Infatti, quel Bimbo che nasce nell’umiltà della Grotta di Betlemme, morirà crocifisso su un pezzo di legno, sarà sepolto nelle viscere della terra, ma, vincendo sulla morte e sconfiggendo il peccato, risorgerà per dare salvezza a ogni uomo. Questo, carissimi, è il messaggio del Natale, che ci sprona a reagire a ogni tentazione di apatia o di rassegnazione. Gesù Bambino, vegliando su di voi, moltiplichi i vostri sforzi nella ricerca della Verità e nell’attuazione della Giustizia, donandovi anche la gioia di vedere i frutti di tante opere buone che rendono più bella e più giusta la nostra storia”.

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