L’Asp a caccia di pediatri in pensione ma l’avviso va deserto
L’Azienda sanitaria provinciale prova in tutti i modi a colmare la carenza di medici negli organici delle unità operative di pediatria e Utin dei presidi ospedalieri del territorio cercando di arruolare anche i professionisti in pensione. Una delle ultime mosse del commissario straordinario, Lucio Ficarra, è la modifica dell’avviso straordinario “aperto” per il conferimento di incarichi professionali ai pediatri in quiescenza. La modifica del bando si è resa necessaria dopo che, a tutt’oggi, non sono pervenute candidature all’avviso straordinario, pubblicato per “fare fronte alla grave carenza di organico di personale medico dell’azienda sanitaria (…) che non è risultato possibile soddisfare attraverso le assunzioni a tempo indeterminato o determinato”.
Nel nuovo avviso, si fa presente che gli incarichi libero professionali “saranno conferiti per turni di massimo 38 ore settimanali, con possibilità di articolazione flessibile, e decorrenza dalla data di sottoscrizione del contratto fino al perdurare della necessità, prorogabili in ragione del perdurare della grave carenza di personale”.
Nel primo avviso, oltre alla flessibilità dell’impiego nelle varie unità operative presenti sul territorio (Siracusa, Lentini ed Avola-Noto) era stato previsto un compenso orario di 40 euro lorde oltre alla copertura da polizza assicurativa per i rischi contro gli infortuni subiti nello svolgimento dell’attività. Dopo la pubblicazione dell’avviso, l’Asp ha modificato il compenso e la durata dell’incarico: quest’ultimo è stato fissato in un periodo di sei mesi, prorogabili con il perdurare dello stato di necessità. L’attività lavorativa è stimata in 38 ore settimanali con la possibilità di applicazione flessibile anche in funzione delle unità operative interessate. Cambia anche il compenso orario, che da 40 euro passa a 60 euro lorde l’ora.