L’atto criminoso contro l’onorevole Pippo Gennuso apre nuovi e inquietanti scenari sul fenomeno sociale della mafia
Nell’estorsione della mafia che ha coinvolto le attività della famiglia dell’onorevole Pippo Gennuso, di primo acchito appare tutta l’amara constatazione di chi non si aspettava tanta violenza e determinazione dopo la denuncia e gli sviluppi giudiziari intervenuti oltre al rumore mediatico per il coinvolgimento di un rappresentante eletto dal popolo. Per la storica lotta alla mafia, che la classe dirigente politica ha condotto contro l’espansione del fenomeno mafioso in Sicilia, si è registrata un’oscillazione tra l’accantonamento della questione mafiosa e di tanto in tanto una stretta repressiva per il connubio con le istituzioni e il coinvolgimento della politica. Non si è tenuto da conto che la mafia non è un episodio di delinquenza, bensì un fenomeno sociale ed economico radicato nel territorio siciliano e in tutta la nazione che si può sconfiggere soltanto se matura una nuova mentalità collettiva di giustizia e legalità e si risolvono i problemi strutturali delle regioni meridionali, dove l’omertà è il cancro duro da estirpare per liberare la società moderna dall’arretratezza culturale ormai radicalizzata, tenuta accesa dalla fiamma dell’eterna crisi di lavoro e della poca crescita politica, economica e sociale. La politica non ha interessi a eliminare lo stato di disagio ormai cronico. Questo serve per mantenere legati al voto di scambio il popolo in maniera perenne, attraverso la precarietà. Fino a quando si pensa che, con la sola repressione di polizia e della magistratura, si possa vincere la mafia, si corre il rischio, ormai evidente, che sia la mafia a vincere il confronto, consolidando e allargando il proprio potere reale. Ed è quello che accade oggi nel nostro paese. Di contro la mafia ha cambiato modus operanti. Trova occasioni per rimettere in discussione anche l’apparato dello Stato democratico che, di fatto, democratico non si può davvero definire. Rimane inquetante l’ultimo atto intimidatorio contro Pippo Gennuso portato a termine nella sua terra, dove vive. Agli investigatori la risposta.
Concetto Alota