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Lavori ex lido Polizia all’Arenella, è polemica 

Sui lavori all’ex lido della polizia e, più in generale, sugli interventi sul litorale dell’Arenella, l’ambientalista Giorgio Nanì La Terra dissente dalla posizione assunta dal responsabile della Cna Balneari, Gianpaolo Miceli. Cosa sostiene Miceli? “È stata condotta una campagna denigratoria contro gli interventi realizzati all’Arenella, basata su argomentazioni irricevibili.

Tanto per cominciare, le accuse relative all’insufficienza e alla presunta non validità delle concessioni balneari, in virtù delle sentenze del Consiglio di Stato, sono infondate”, e aggiunge due aspetti, uno di portata generale e uno specifico sulla vicenda. “Non è vero – dice Miceli – ad esempio, che le concessioni demaniali marittime non sono vigenti. I titolari degli stabilimenti balneari non stanno occupando abusivamente il suolo pubblico, in quanto una legge dello Stato stabilisce la scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2024. 

“Contrariamente a quanto afferma Miceli – replica l’ambientalista, che si è intestato numerose battaglie a salvaguardia dell’Arenella e non solo – tutte le concessioni balneari sono scadute il 31 dicembre del 2023, secondo i dettami della legge118/2022 del Governo Draghi. La proroga al 2024 cui si riferisce Miceli riguarda solo quelle amministrazioni che, entro il 2023, hanno tentato di indire le gare ma che, per motivi di tempistica e burocratici, non vi sono arrivate. Non è quindi il caso della Regione Siciliana e del 99% delle amministrazioni in Italia. Inoltre, come da direttiva Bolkestein, le concessioni dovevano e dovranno essere messe a gara con bando pubblico”.

Per quanto riguarda i lavori al Lido Arenella, l’ambientalista incalza: “La Soprintendenza, alla mia richiesta di accesso agli atti, risponde di non essere in possesso né di documentazione né di comunicazione di inizio lavori e faccio presente che il litorale è sotto tutela con vincolo di livello 3, quindi il parere della Soprintendenza è necessario a tutela anche dell’articolo nove della Costituzione che sancisce la tutela del Paesaggio come uno dei diritti inviolabili dell’uomo”.

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