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Le torture sugli animali così come stupratori e serial killer hanno l’origine nel disordine mentale

Ogni anno in Italia così come nel resto del mondo centinaia di cani, gatti, cavalli, elefanti e tanti animali da circo vengono torturati. La crudeltà nei confronti degli animali è fra i sintomi indicativi del disordine della condotta degli uomini. La violenza verso gli animali e quella verso gli esseri umani hanno in comune lo stesso modo di operare dei seviziatori con stesse caratteristiche simili e si tratta sempre di animali e individui con la capacità di sperimentare dolore e angoscia e di mostrare segni fisici delle sofferenze subite, fino a morire per le conseguenze. I violentatori provano lo stesso piacere nel controllare la propria vittima e nel procurarle dolore. In molti casi stupratori e serial killer hanno la stessa reazione nello sfogo e il desiderio bisognoso di fare del male sugli animali, che è un comportamento ben diverso dalla curiosità che il più delle volte spinge spesso i giovani a staccare la coda alle lucertole o le ali alle farfalle.

Gli adulti danno lo stesso peso a comportamenti così diversi, sottovalutando i segnali negativi che potrebbero far capire che si trovano di fronte a un individuo che, da adulto, si potrebbe rendere responsabile di atti violenti verso le persone, compresi gli stupri e gli omicidi.
Le manifestazioni occasionali di crudeltà senza senso sono ben conosciute in alcune forme di malattie mentali e la crudeltà fisica manifestata nei confronti degli animali è tra i sintomi indicativi del disordine della condotta dei disturbi mentali. In Italia il fenomeno delle crudeltà verso gli animali è sempre stato sottovalutato. Solo da poco tempo il codice penale prevede, che chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione a un animale è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. La pena è aumentata della metà se l’animale muore.
Ma, purtroppo ogni anno sono centinaia i cani e i gatti torturati, feriti ed uccisi da minorenni e da adulti in tutta Italia e dove quasi sempre questi gesti passano inosservati in quanto sono a danno di animali randagi per cui molto spesso non vengono denunciati.

Il grave fenomeno conferma che la violenza più massiccia è verso i cani e i gatti, dove si contano a centinaia quelli torturati e uccisi. Animali indifesi. Ammazzati dopo atroci sofferenze inflitte, il più delle volte, da minorenni. La maggior parte di queste atrocità sono commesse nelle regioni del Sud soprattutto in Puglia, Sicilia e Calabria. La malvagità dell’uomo si misura anche in questa drammatica inutile e stupida carneficina, oltre al vecchio fenomeno della vivisezione. In realtà siamo degli animali anche noi.

Concetto Alota

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