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Lealtà e condivisione ha deciso di non decidere e convoca una nuova assemblea

Lealtà e condivisione ha deciso, per il momento, di non decidere. Dopo la doppia assemblea dei giorni scorsi e l’incontro dell’avvocato Giovanni Randazzo, presidente dell’associazione, con il sindaco Francesco Italia, nulla emerge su quello che la base del movimento politico abbia intenzione di decidere. Il dilemma è il solito: proseguire l’esperienza in giunta oppure slegarsi dal vincolo amministrativo e, quindi, ritirare i due assessori attualmente in giunta, Carlo Gradenigo e Rita Gentile. A questo si aggiunge un ulteriore quesito, che ruota attorno alle ambizioni del primo cittadino di ricandidarsi nel 2023 e, quindi, alla disponibilità o meno del movimento ad appoggiare questa candidatura.

Il direttivo di Lealtà e condivisione ha diffuso nella serata di ieri una brevissima nota, quasi telegrafica, in cui, nell’infermare dell’avvenuto incontro a palazzo Vermexio tra Randazzo e Italia, ha anche sottolineato “la necessità di procedere alla convocazione di una prossima assemblea per riferire quanto discusso ed acquisire le opportune relative determinazioni”.

In attesa di cosa abbia deciso di fare la base del movimento, quindi, tutto rimane invariato. I due assessori di riferimento continuano a curare le rispettive deleghe in attesa che si arrivi a una sintesi fra le varie posizioni in seno al gruppo, e capire come muoversi per il prossimo futuro. In discussione, come detto, non c’è solo la gestione della macchina amministrativa ma anche le scelte politiche future, in vista delle elezioni comunali del 2023. Lealtà e condivisione sta valutando ogni aspetto della vicenda compresi i dubbi di parecchi suoi adepti ad appoggiare l’eventuale ricandidatura di Italia a sindaco. Dal canto suo, Italia rimane in attesa se il movimento abbia intenzione di coniugare il suo motto, vale a dire: lealtà al sindaco Italia, condivisione degli obiettivi di fine sindacatura.

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