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Lentini, compravendita di beni rubati: indagati dieci persone

I poliziotti del Commissariato di Lentini hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di Biagio Lo Faro di 34 anni, Gaetano Palermo di 40 anni (attualmente detenuto per altri reati), Michele Di Silvestro di 38 anni, Daniele Rizzo di 40 anni, Alfio Greco di 68 anni, Laura Italia di 59 anni, Sebastiano Concetto Calba di 79 anni, Marcello Calba di 53 anni, Davide Sorge di 45 anni e Nunzio Ossino di 50 anni, tutti componenti di un gruppo criminale dedito alla commissione  di numerosi furti di attrezzi per l’agricoltura, per l’edilizia e per il bricolage oltre a biciclette e beni di prima necessità e di ricettazione della stessa refurtiva, operante in Lentini, Carlentini e Scordia.

I  fatti risalgono al periodo compreso tra marzo e aprile del 2018, anno in cui sono stati messi a segno numerosi e mirati furti all’interno di appartamenti e garage preventivamente individuati dal gruppo criminale, a seguito di apposite ricognizioni effettuate a bordo dell’autovettura di uno dei principali indagati.

Gli attrezzi e gli altri beni trafugati all’interno dei suddetti immobili venivano poi successivamente ricettati da alcuni degli indagati i quali li compravano ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello di mercato.

Le indagini ,coordinate dalla Procura di Siracusa, ed in particolare dal Procuratore Capo, Dottoressa Sabrina Gambino, dal Procuratore Aggiunto, Fabio Scavone  e dai pm Salvatore Grillo e Donata Costa, hanno consentito, con l’ascolto delle intercettazioni telefoniche, di giungere ad una ricostruzione dei fatti e ad individuarne gli autori.

Nell’ambito dell’attività di indagine conclusasi lo scorso marzo 2019, gli indagati avevano messo in piedi una fiorente attività illecita  finalizzata alla compravendita dei beni rubati.

Lo Faro, Di Silvestro e Palermo si occupavano della ideazione e della materiale commissione dei furti, introducendosi all’interno degli immobili individuati, mentre il Daniele Rizzo, dapprima dedito alla ricettazione dei beni oggetto di furto, in una seconda fase diventava anch’egli partecipe nella materiale realizzazione dei furti, fungendo da palo nelle azioni delittuose, individuando e suggerendo altresì obbiettivi ben precisi, ricadenti nel Comune di Carlentini ed in altri Comuni.

I soggetti adusi a tale turpe attività illecita provvedevano poi alla rivendita degli attrezzi e degli altri beni rubati all’interno degli appartamenti e dei garage ad un prezzo di gran lunga inferiore a quello di mercato.

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