Lentini, a rischio chiusura l’ufficio del giudice di pace
Sono ormai note e conclamate le difficoltà dell’Ufficio del Giudice di Pace lentinese che oggi rischia la chiusura definitiva, a distanza di poco più di due anni dalla soppressione disposta dal governo nazionale, nell’ottica della c.d. spending review, ed a seguito dell’impegno formalizzato da parte dei tre Comuni siracusani del “Triangolo” a mantenere l’ufficio fornendo personale e sostenendone i relativi costi. Infatti, è datato 24/06/2016 la comunicazione del Presidente del Tribunale di Siracusa, in qualità di coordinatore dell’Ufficio in questione, rivolta ai sindaci dei Comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte, a mezzo della quale si chiede che i detti Enti territoriali provvedano a garantire il personale necessario con quattro unità con 36 ore settimanali, a fornire loro la formazione adeguata (preordinata all’utilizzo dei sistemi informatici SIGP e SICP, oggi divenuti obbligatori per l’erogazione del servizio), oltre agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, avvisando, al contempo, che provvederà a richiedere al Ministero la soppressione definitiva dell’ufficio nel caso in cui le predette richieste non saranno soddisfatte.
Sul punto si sono fermamente pronunciati gli esponenti dei movimenti politici “Carlentini Protagonista” e “Lentini Protagonista”, con i rispettivi consiglieri di riferimento: “E’ insopportabile che gli sforzi compiuti per mantenere ciò che oggi costituisce l’ultimo presidio di Giustizia sul nostro territorio – dichiara l’avv. Carlo Cardillo, consigliere comunale in quota Carlentini Protagonista – rischi di scomparire nel giro di pochi giorni a causa dell’inerzia delle amministrazioni interessate. Quello che si chiede ai Comuni interessati – prosegue Cardillo – è di mettere da parte le questioni squisitamente politiche in nome del preminente interesse di giustizia, finalizzato a garantire un servizio essenziale per la nostra gente che rischia di sparire, senza possibilità di appello alcuno, nel giro di pochissimi giorni”.
Parimenti perentorio è il tono utilizzato dal neoeletto consigliere comunale Giuseppe Vasta, di “Lentini Protagonista”: “L’Ufficio del Giudice di Pace di Lentini ci appartiene e nessuno tra i cittadini ne chiede la soppressione. Sappiamo bene – dichiara Vasta – che la struttura ove ha sede l’Ufficio è di proprietà del Comune di Lentini, tuttavia né la precedente, né l’attuale amministrazione, hanno mostrato la volontà di garantirne l’effettivo servizio ed è per questo che mi impegnerò, in primo luogo con una specifica interpellanza rivolta al sindaco di Lentini, per chiedere lumi sulla situazione, affinché venga scongiurata la chiusura dell’Ufficio”.
Risoluto sul punto anche l’avv. Mario Pancari, leader di Carlentini e Lentini Protagonista: “la mala gestio della politica ci ha ormai tristemente abituati a fallimenti che si ripercuotono inesorabilmente sulle spalle dei cittadini, ed oggi rischia di far parte di tale alveo anche l’Ufficio del Giudice di Pace di Lentini in cui, tra l’altro ha pure svolto la funzione di magistrato il grande Giovanni Falcone in quella che allora era la vecchia Pretura. Accettare passivamente – precisa Pancari – la chiusura del nostro Ufficio del Giudice di Pace significherebbe arrenderci ad una inaccettabile inerzia che nuoce alla nostra gente e, più d’ogni altra cosa, alle generazioni future del nostro territorio che saranno private di un servizio essenziale”.
Anche il dott. Roberto Mandolfo, coordinatore cittadino di “Carlentini Protagonista”, insieme al deputato regionale, On. Vincenzo Vinciullo si sono pronunciati sulla vicenda: “Sappiamo che garantire il personale è la priorità – dichiara Mandolfo – essendo oggi presenti solo tre delle quattro unità richieste (Lentini né ha fornita solo una anziché due, con sole 18 ore settimanali. N.d.r.), mentre la struttura ove è ubicato l’Ufficio presenta diversi ammaloramenti e lacune che rendono l’erogazione del servizio particolarmente gravosa”.
Il Comune di Francofonte, in persona del Sindaco, arch. Salvatore Palermo, ha fatto sapere che si renderà disponibile all’integrazione oraria della propria dipendente compensando con la presenza di altra dipendente del medesimo Comune, mentre Carlentini, ha elevato da 24 a 32 ore settimanali l’orario lavorativo del proprio dipendente in servizio presso l’Ufficio in parola. Si attende con ansia una risposta – ad oggi non ancora pervenuta – da parte del Comune di Lentini, in veste rinnovata dal neoeletto sindaco Saverio Bosco, sul quale grava l’onere maggiore.