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Lettera aperta da parte dell’On. Cafeo al sindaco di Palazzolo Acreide: “caro Turi, a prescindere dalle tue scelte, una comunità si può governare soltanto aggregando e non dividendo”

“Caro sindaco Gallo, a prescindere dalla tua recente decisione di aderire alla Lega, io e te abbiamo condiviso per lungo tempo lo stesso percorso politico e anche se non ho mai compreso la tua scelta, per me resterai sempre Turi.
Comprendo molto bene le difficoltà e le dinamiche nel governare una comunità piccola ma molto attiva come quella di Palazzolo Acreide, in continuo fermento anche in un periodo particolare come quello trascorso negli ultimi 3 mesi.
Senza entrare nel merito delle solite polemiche e dei pettegolezzi di paese, quello che mi preme segnalarti è che in una bella comunità come la vostra la politica non può permettersi di “avvelenare i pozzi”, non può cioè diventare elemento divisivo ma, al contrario, deve lavorare per la massima inclusione e trasparenza, al servizio di tutti i cittadini, anche quelli che non svolgono ruoli attivi o non appoggiano l’attuale amministrazione in carica.
Una comunità divisa in fazioni nella quale si definiscono “nemici” soltanto chi non la pensa esattamente come noi corre il rischio di non essere più una comunità ma semmai un piccolo feudo, con un feudatario che non può essere contraddetto, pena il reato di “lesa maestà”; poiché sia io che te conosciamo e apprezziamo i valori della democrazia, so per certo che questa condizione non può che ripugnarci.
Quanto accaduto alla consigliera comunale Giulia Licitra, oggetto di un farneticante documento firmato dal gruppo di maggioranza “Uniamo Palazzolo”, nome peraltro abbastanza prossimo ad un ossimoro viste le premesse, appare agli occhi di chiunque come un messaggio grave e dall’amaro retrogusto intimidatorio, un documento che citando più volte la Costituzione Repubblicana ne stravolge però lo spirito, contraddicendola nel momento in cui di fatto stigmatizza la possibilità della Consigliera Licitra di esprimere legittime critiche all’operato dell’amministrazione, critiche che in questa sede non è necessario trattare nel merito ma che per un rappresentante eletto dai cittadini costituiscono un parte fondante del compito politico da assolvere.
Sull’intransigenza e la correttezza morale della consigliera Licitra, a cui va il mio incondizionato sostegno, garantisco personalmente, mentre sui repentini metodi di convocazione del prossimo Consiglio Comunale, attraverso una richiesta a quanto pare disconosciuta da molti dei firmatari, auspico invece un chiarifico intervento della Procura della Repubblica.
Caro Turi, dopo un lockdown che ha appesantito le vite dei nostri concittadini lasciando terribili conseguenze socio-economiche e con una pandemia, seppur indebolita, di fatto ancora in corso, credo che inasprire i toni del dibattito politico sia l’ultima delle necessità della nostra comunità.
Insieme alla tua maggioranza continua ad amministrare al meglio delle possibilità Palazzolo Acreide; il tempo delle ripicche e delle piccole vendette è finito, oggi è necessario guardare avanti, immaginando scelte coraggiose e mirate al futuro del nostro territorio.

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