Libera Siracusa: “Quelle ombre sulla politica locale”
E’ opportuno cominciare il nuovo anno associativo tirando le fila di quello appena trascorso. La mafia e la delinquenza in provincia sono purtroppo fortemente ancorate e presenti. Abbiamo assistito nell’anno 2016 ad eventi efferati e disparati: dall’omicidio del panettiere Sortino Sebastiano a Floridia, compiuto barbaramente da minorenni, a quello del giovane Boscarino a Priolo, a quello drammatico ed ingiustificabile del povero ottantenne Giuseppe Scarso a Siracusa; da rapine ed attentati dinamitardi in locali commerciali, non ultimo il Planet Food Ciritorno di Siracusa, ad auto incediate tra Pachino, Noto, Solarino, Floridia e Avola, dietro ai quali temiamo si nasconda spesso l’ombra pressante e costante del racket. Tutti eventi sui quali abbiamo posto attenzione e che monitoriamo, come campanello di allarme del fenomeno mafioso e delinquenziale in provincia. In tale ottica di attenzione verso il territorio, seguiamo ancora il caso del Comune di Siracusa, che ha portato alla ribalta tante ombre sulla politica locale.
In questo contesto ci siamo ritrovati ad osservare una società provinciale, che seppure appare nel suo abito sempre migliore, si sviluppa nel profondo utilizzando dinamiche poco chiare, che vedono la nascita costante di imprese piccole gestite da soggetti poco affidabili, una scarsa erogazione e cura pubblica dei servizi al cittadino, l’ombra presente della delinquenza sulla gestione degli appalti pubblici, una povertà dilagante e una discrepanza crescente tra chi vive bene e chi vive ai margini, un ritorno alla cementificazione in molti luoghi, una crescita spasmodica del gioco d’azzardo.
In tutto questo non mancano comunque delle note positive, che sono quelle che ci spingono a pensare davvero che bisogna ancora insistere, per migliorare la società nell’ottica del bene comune, per creare un noi, che veda cittadini, associazioni, istituzioni sane, forze dell’ordine unite e compatte per una qualità della vita migliore e legale.
Non possiamo fare a meno pertanto di elogiare il lavoro costante delle forze dell’ordine, seppure spesso con personale e mezzi ridotti, che andrebbero rimpinguati, le quali hanno condotto in modo rapido indagini sui fatti sopraindicati, portando tempestivamente in molti casi i colpevoli alla luce, e realizzato nel 2016 numerose operazioni anche antimafia, tra cui a Siracusa l’operazione “Knock Out” condotta dai Carabinieri, che ha coinvolto numerosi esponenti del clan Linguanti, e a Noto l’operazione “Ultimo Atto”, condotta dalla Polizia di Stato, che ha visto arrestati esponenti di spicco del clan Trigila. Abbiamo altresì accolto con plauso l’assegnazione sul territorio provinciale di nuovi beni confiscati: un appartamento con box confiscato a Schiavone e assegnato al Comune di Siracusa, che lo ha già destinato ad uffici pubblici; terreni e un immobile rurale confiscato ad Insolia ed assegnato al Comune di Lentini; terreni ed immobili confiscati a Crapula ed assegnati al Comune di Avola. Ciò che ci aspettiamo adesso è che gli enti pubblici si attivino per un concreto riutilizzo sociale di tali beni, così come virtuosamente hanno iniziato negli ultimi anni già a fare altri comuni tra cui lo stesso Lentini e Noto; noi saremo presenti per monitorare e sollecitare ogni utile azione.
Abbiamo preso coscienza della voglia di fare e di reagire, che la società della nostra provincia comunque vive, grazie alla presenza di un terzo settore sempre vivo e in fermento positivo, grazie alle scuole nella quali aumenta la voglia di parlare e imparare la cultura dell’antimafia e della legalità e con cui ci troviamo sempre più a contatto ed in collaborazione, grazie alla presenza costante delle associazioni antiracket ed ai movimenti cittadini emersi su vari territori di rivolta alle azioni delinquenziali che le hanno colpite, come Floridia, Solarino e Lentini.
Per l’anno 2017 ci prefiggiamo come Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, Coordinamento di Siracusa e presidi comunali, di essere più presenti sul territorio, monitorando la realtà locale ed i servizi, esprimendo pubblicamente la nostra posizione, diffondendo attraverso iniziative pubbliche e scolastiche la cultural della legalità, sostenendo le realtà, le istituzioni e i cittadini che avranno bisogno del nostro supporto e della nostra presenza per la lotta alla mafia e alla illegalità. Perché, per come diceva Don Pino Puglisi, “Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”.
Anche per questo abbiamo partecipato il 27 gennaio ad un evento dal titolo “Non c’è libertà senza legalità” indetto dalla Cgil, per essere presenti sui territori già provati di Floridia e Solarino, e domani, 1 febbraio, saremo presenti alla riapertura del locale Planet Food Ciritorno di Siracusa, per essere vicini al proprietario Luigi Terracciano, che ha deciso coraggiosamente di riaprire dopo l’attentato dinamitardo subito nei giorni scorsi.
In quest’ottica di presenza sul territorio, il 24 marzo ci muoveremo con l’organizzazione della Giornata della Memoria delle Vittime delle Mafia a livello provinciale, che quest’anno si terrà a Noto, attivandoci con una preventiva azione di coinvolgimento delle istituzione scolastiche avviata a partire da febbraio e poi a seguire anche in collaborazione con le Forze dell’Ordine.
Avv. Lauretta Rinauro
Coordinatrice Provinciale di Libera Siracusa