LIbero consorzio, il commissario approva il piano economico e finanziario
Il Commissario straordinario dott. Giovanni Arnone, con i poteri della Giunta, ha approvato questa mattina, al termine dell’ultima consultazione con la delegazione trattante, il nuovo organigramma dell’Ente e il piano economico finanziario (varie delibere) resosi necessario al fine di ripristinare gli equilibri di bilancio. Il dott. Arnone, insieme al segretario generale avv. Antonello Fortuna e al dirigente del settore finanziario, dott. Gianni Vinci, ha messo in campo una serie di iniziative che hanno lo scopo di riportare in equilibrio il bilancio dell’Ente.
Per quanto riguarda l’aspetto economico-finanziario, il piano, che si articola in due parti, una dedicata alle entrate, la seconda relativa alle spese, si propone di attuare quelle misure correttive anche per procedere alla “costruzione” del bilancio di previsione annuale 2016 e pluriennale 2016-2018.
Sei sono i punti cardine della parte relativa alle entrate. Con decorrenza 1° gennaio 2017 l’imposta Rca passerà dal 12,50% al 16,50% con un incremento del gettito di circa quattro milioni e mezzo di euro.
Sempre a decorrere dal 1° gennaio dell’anno prossimo, stabilito l’aumento dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt) che passerà dal 20% al 30% con un incremento del gettito di circa tre milioni e mezzo di euro.
Cifre inferiori pur tuttavia importanti, con il recupero di almeno il 25% della tassa occupazione spazi ed aree pubbliche (circa 100 mila euro); la gestione diretta del controllo e manutenzione degli impianti termici (circa 250 mila euro); l’aggiornamento dei canoni attivi, con decorrenza dal prossimo rinnovo (circa un milione di euro).
Infine l’alienazione di beni immobili disponibili (stima di poco meno di trenta milioni di euro) di proprietà dell’Ente.
Per ciò che concerne, invece, la parte relativa alla spesa, il piano approvato questa mattina prevede, per il prossimo anno, una diminuizione delle spese di circa quattro milioni di euro. In particolare: nuovo assetto organizzativo del personale che, come abbiamo già detto, non prevede la dirigenza e riduce drasticamente il numero delle posizioni organizzative (circa ottocentomila euro il risparmio). La rinegoziazione dei fitti passivi delle scuole e degli uffici (circa cinquecentomila euro il risparmio). La fuoriuscita del Libero Consorzio da ben tredici associazioni, fondazioni, società e consorzi per un risparmio di circa duecentomila euro. Il mantenimento della società partecipata Siracusa Risorse, previa rielaborazione dello statuto societario e del contratto di servizio, il che consentirà il risparmio di circa un milione di euro. L’internalizzazione della gestione di alcuni servizi compreso quello relativo all’assistenza ai disabili, che porterà a un risparmio di non meno di un milione e mezzo di euro.
Per quanto riguarda il nuovo organigramma del Libero Consorzio Comunale, uno degli aspetti più significativi dell’atto deliberativo, è quello riguardante la soppressione dell’area dirigenziale a decorrere da domani 1° ottobre. Le responsabilità saranno dunque assunte da undici posizioni organizzative che saranno collocate ai vertici di altrettanti settori: Affari generali (primo settore), risorse umane (secondo settore), Economico-finanziario (terzo settore), politiche strategiche (quarto settore), pubblica istruzione e servizi sociali (quinto settore), sviluppo economico (sesto settore), appalti (settimo settore), lavori pubblici (ottavo settore), manutenzione patrimonio (nono settore), ambiente (decimo settore), avvocatura (undicesimo settore).
“Siamo soddisfatti del lavoro svolto in queste settimane – ha detto il commissario straordinario dott. Giovanni Arnone – che va nella direzione di un riequilibrio della drammatica situazione economica che sta vivendo l’Ente. Un lavoro che, sostanzialmente, è stato anche condiviso dai sindacati con cui proprio stamane abbiamo concluso le consultazioni iniziate poco più di dieci giorni fa.
“Naturalmente – ha proseguito il dott. Arnone – si tratta di misure, per lo meno quelle che si riferiscono al personale, all’organigramma, quindi all’Ente senza dirigenza e con le sole posizioni organizzative, che ritengo possano essere considerate transitorie, in attesa, cioè, che la situazione dell’Ente possa tornare alla normalità nello spazio di poco tempo”.