Libero consorzio comunale, 29 dipendenti indagati per assenteismo
29 dipendenti del Libero consorzio comunale, ex Provincia regionale di Siracusa, sono stati denunciati per assenteismo. Le indagini sono state portate a termine dalla Guardia di finanza con il coordinamento della Procura di Siracusa. Agli indagati è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini.
L’operazione, denominata “Quo vado”, è volta alla tutela della spesa pubblica e del bilancio dello stato. 24 le pattuglie delle fiamme gialle impegnate nella notifica dei provvedimenti.
I provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria costituiscono l’epilogo di una complessa attività di polizia giudiziaria, avviata nel mese di gennaio 2015, che ha consentito di rilevare, secondo le Fiamme Gialle, condotte illecite da parte di numerosi dipendenti del Libero Consorzio che, anche con la complicità di altri colleghi, si sarebbero assentati ingiustificatamente dal posto di lavoro, facendo risultare in maniera fraudolenta la presenza per l’intero turno previsto. Per le indagini sono state utilizzate anche immagini raccolte nell’ambito di un’attività di videoregistrazione. Lo scenario emerso parlerebbe di dipendenti che, senza giustificazione e nemmeno motivo, avrebbero lasciato la sede di lavoro per attività ben differenti da quelle di servizio.
Nel complesso gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno visualizzato 6.800 ore effettive di video-registrazioni. A questo si sono aggiunti pedinamenti e attività di osservazioni, anche con gps posizionati sulle auto degli indagati. Gli inquirenti avrebbero, cosi’, rilevato casi in cui, durante l’orario di lavoro, i dipendenti si dedicavano a shopping per le vie del centro di Ortigia e in centri commerciali, supermercati e mercatini rionali, visite mediche presso strutture sanitarie pubbliche e private, lavori di giardinaggio per conto di privati, lunghe attese nei vari uffici pubblici. Altri colleghi ne avrebbero, intanto, attestato in maniera fraudolenta l’inizio e la fine dell’orario di lavoro. Le risultanze investigative, così come emerse nelle varie fasi delle indagini preliminari, sono state successivamente poste in correlazione con i turni di lavoro riportati nei prospetti mensili di ciascun dipendente acquisiti presso l’Ente Pubblico.
Secondo quanto scoperto dalla Guardia di Finanza “in sintesi le assenze quantificate ammontano a circa 1.114 ore a fronte di 2.538 di servizio programmate nei 137 giorni di durata degli accertamenti. Le maggiori irregolarità venivano accertate presso la sede di via Roma, nei confronti della quasi la totalità degli addetti agli “spazi espositivi”, circa 16 soggetti, ecco i nomi degli indagati:
Paolo Bascetta, Corrado Caramagno, Corrado Corsico, Sebastiano Di Falco, Carmelo Fiordaliso, Fabio Furnò, Maria Grienti, Antonio Lucifora, Antonio Sambito, Sebastiano Scamporlino, Emanuele Schembari, Francesco Vacirca, Antonio Gulino, Maurizio Siringo, Fabienne Fichera, Lucia Di Benedetto, Amalia Ansaldi, Giovanni Battaglia, Angela Formica, Rosaria Capuano, Maria Ganci, Giuseppina Amato, Francesco Controsceri, Bruno Formosa, Antonella Lombardo, Cinzia Uccellatoro, Gaetano Caruso, Francesco Signini, Maria Sicuso.