LICENZIAMENTI SASOL. IL SINDACO DI MELILLI PRONTO ALLA PROTESTA
“Mi metterò davanti al porto con la fascia tricolore e un pedalò, se servirà, per ribadire che la Sicilia orientale non è terra di conquista o di abbandono e non possiamo tollerare che il nostro territorio diventi un laboratorio di dismissioni industriali mascherate da riorganizzazioni. Queste le parole di Marco Carta
Il Sindaco di Melilli e presidente della commissione Ambiente all’Ars, dopo che La Sasol ha annunciato di voler chiudere un impianto ad Augusta con un conseguente piano di riorganizzazione che prevede 65 esuberi.
Pur avendo assicurato la ricollocazione di una parte del personale, e che rappresenta il primo caso di licenziamento collettivo nella storia recente del polo industriale siracusano.
Carta ha posto l’accento sulla necessità di un “Patto per l’industria”, che coinvolga aziende, istituzioni, e le parti sociali.
L’obiettivo garantire la ricollocazione dei lavoratori in esubero, preservare l’occupazione e rilanciare il comparto industriale attraverso investimenti mirati e politiche di sostegno:
IL Sindaco Carta se pur elogiando gli investimenti annunciati da Eni per la riconversione verso il biofuel, sottolineando anche come il futuro della raffinazione tradizionale non possa essere abbandonato,esprime delusione per l’inefficacia dei tavoli tecnici finora organizzati, definiti “informali” e privi di autorità ministeriali in grado di prendere decisioni concrete. “
All’appello del Sindaco di Melilli On.Carta lanciato ai colleghi sindaci e ai deputati della provincia di Siracusa affinché si uniscano nella richiesta di un intervento strutturale per salvaguardare la zona industriale, interviene di Sindaco di Siracusa Francesco Italia «L’invito a fare squadra per la zona industriale è totalmente condivisibile e deve sentire tutti coinvolti al di là delle appartenenze».
Si tratta – dice il sindaco Italia – di un processo al quale guardo con preoccupazione e che non può essere deciso solo dalle aziende.
Se ci sono dei costi per la riconversione nella direzione dell’ammodernamento degli stabilimenti e delle produzioni non possono essere pagati dai lavoratori e dal territorio. Io sarò sempre della parte dei lavoratori e delle loro famiglie, conclude il sindaco di Siracusa dal cui benessere dipende un pezzo importante dell’economia siracusana».