Lido di Noto, quella ringhiera arrugginita
Non si placano gli attacchi all’Amministrazione Bonfanti. Dopo il forte scontro tra il primo cittadino e il consigliere Veneziano sullo stato attuale delle strutture sportive, oggi riceviamo il grido d’allarme che lancia un altro componente dell’opposizione, Salvatore Cutrali, che documenta una delle sue segnalazioni con la foto. Scrive: ” La città nel degrado assoluto; da lido, alla villa comunale agli impianti sportivi. Il corso trasformato da salotto buono a casbah dove regna il disordine che oscura le bellezze dai nostro beni architettonici ormai invisibili ai visitatori. Nei primi mesi di amministrazione Bonfanti la maggioranza si era affrettata ad approvare un regolamento per l’utilizzo delle aree pubbliche destinate a commercio. Nulla di più inutile, come la maggior parte dei provvedimenti di questa amministrazione fallimentare; tutta teoria, tutto rimasto sulla carta. – e prosegue, spostando l’attenzione dal centro storico-.Stessa cosa dicasi per lido di Noto, strade dove ai margini cresce ogni tipo di vegetazione, illuminazione inesistente e dove lo è non è, però, attiva ( forse il sindaco non ha avuto il tempo di fare l’inaugurazione). Il degrado arriva fin l’arenile dove tubi innocenti arrugginiti sono un pericolo per incolumità dei bagnanti e sono un cattivo messaggio promozionale per la nostra città ( la foto si riferisce proprio a questa “presenza”, n.d.r.). Con questo approccio non si crea sviluppo si crea solo fumo e niente arrosto, come nonostante il milione di euro che si spende per spettacoli e pseudo cultura si deve sopportare che piazza Municipio venga chiusa per uno spettacolo a pagamento”. Questa la posizione del consigliere comunale Salvatore Cutrali, con un quadro abbastanza sconfortante di centro città e periferie, a fronte di una spesa non indifferente, sempre a suo dire, nella programmazione turistica. Pronti ad ospitare eventuale replica, dettagliata sulle problematiche sollevate, da parte dell’Amministrazione e degli Assessorati di competenza.