L’osservatorio Nazionale sull’Amianto, scrive alla Regione: finanziare la tutela della salute dai rischi dell’amianto
L’osservatorio Nazionale sull’Amianto, interviene ancora una volta per finanziare le misure volte al rifinanziamento, della Legge Regionale n. 10/2014, norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto, e scrive al Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci e al vice presidente, a Ruggero Razza, assessore Regionale alla Salute, a Salvatore Cordaro, Assessore regionale territorio e ambiente, a Pierobon Alberto, assessore Regionale energia e servizi di pubblica utilità, a Girolamo Turano, Assessore regionale delle attività produttive, a Maria Ippoli, assessore regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.
Scrive Calogero Vicario, Coordinatore Regionale ONA Sicilia e Siracusa, in una lettera aperta: “Nella qualità di Coordinatore Regionale e provinciale di ONA Sicilia e Siracusa, in sinergia con il Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA ONLUS, Avv. Ezio Bonanni, per chiedere un vostro autorevole intervento finalizzato al rifinanziamento, della Legge Regionale Amianto n. 10/2014 (norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto), ripristinando le risorse originariamente assegnate, (circa 21 milioni di Euro), per le finalità previste.
Assegnazione di ulteriori risorse “straordinarie”, in ottemperanza alle finalità di cui all’art. 6 comma 3 della L.R. N° 5/2009, per dotare il Centro di Riferimento Regionale, di Augusta, per la cura e la diagnosi, anche precoce, delle patologie derivanti dall’amianto, (art. 8 comma 1 e 2 L.R. N°10/2014) di tutte le attrezzature necessarie, per garantire la sorveglianza sanitaria.
Assegnazione di risorse per stimolare le operazioni di bonifica, smaltimento e inertizzazione dell’amianto.
La norma, L.R. N°10/2014, proposta e voluta fortemente dall’ONA e che aveva il compito di affrontare il problema dell’amianto in termini di prevenzione primaria, prevenzione secondaria ed il riconoscimento della pregressa esposizione dei lavoratori è stata modificata e totalmente svuotata delle risorse a suo tempo attribuite (21 milioni di euro) dal governo Crocetta.
E quindi, a livello regionale, non sono stati adottati tutti quei provvedimenti necessari per garantire la mappatura , il censimento, gli interventi di bonifica dei siti ambientali e industriali dove è presente l’amianto e soprattutto non è stata e ancora oggi, non viene salvaguardata la salute dei cittadini e dei lavoratori esposti ed ex esposti alla fibra Killer, cioè tutti quei lavoratori che tristemente hanno contratto patologie asbesto correlate, per i quali è prevista la sorveglianza Sanitaria all’Ospedale Muscatello, presso il Centro di Riferimento Regionale per la cura e la diagnosi, anche precoce, delle patologie derivanti dall’amianto, (art. 8 comma 1 e 2 L.R. N° 10/2014).
Infatti, molti cittadini e lavoratori che hanno contratto gravissime patologie, oltre a dover sopportare il peso di una malattia, che nella maggior parte dei casi non lascia scampo, si vedono anche costretti a dover affrontare lunghi e costosi viaggi per raggiungere i centri ospedalieri del nord Italia (Siena, Pavia) per ricevere così la giusta assistenza, favorendo così la migrazione sanitaria e relativi costi a carico della Regione Sicilia.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, per tramite del presidente Nazionale, Avv. Ezio Bonanni, il coord. Regionale ONA Sicilia, Calogero Vicario e l’On.le Pippo Gianni, direttore del Comitato Tecnico Scientifico di Ona Onlus, già a partire dal 2008, hanno sollevato l’emergenza amianto in Sicilia, lamentando una pesante, ingiusta e ingiustificata discriminazione dei lavoratori Siciliani, pesantemente esposti ad amianto che hanno visto negati i loro diritti.
Per rappresentare le problematiche relative alla questione amianto, sono state avanzate proposte di intervento sia a carattere nazionale che regionale.
Gli appelli, tramite il deputato Nazionale on. le Pippo Gianni, sono arrivati fino al Parlamento Nazionale.
Infatti, nella XVI Legislatura, si contano più di 20 interrogazioni parlamentari e la “Presentazione del disegno di legge N° 4263”.
Presso il Parlamento Regionale nella scorsa legislatura sono state convocate diverse audizioni, nelle varie commissioni regionali e poi la presentazione e la successiva “approvazione della Legge 10/2014”, Legge Regionale Amianto n. 10/2014 (norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto), ideata dall’On.le Pippo Gianni, ex Deputato Nazionale Regionale,
L’Osservatorio Nazionale Amianto, oltre ad essere stato ricevuto a Roma presso il Ministero della Salute dall’On.le Davide Faraone, Sottosegretario di Stato, ha organizzato oltre cinquanta convegni in vari comuni dell’Isola, fino alla mobilitazione generale di Palermo del 19 Aprile 2018 di tutti i lavoratori e vittime dell’amianto della Regione Sicilia, con il Convegno che si è svolto nell’autorevole e istituzionale “ Sala Gialla” dal Titolo: “Amianto tutti insieme per fermare la strage” dove in presenza delle autorevoli istituzioni Regionali è stato presentato “Il Libro bianco delle morti in Sicilia.
L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA ONLUS è una associazione rappresentativa dei lavoratori e cittadini esposti e vittime dell’amianto, accreditata dal Ministero della salute nell’elenco in rete del volontariato della salute, iscritto al n. 1525 del Registro dell’associazionismo della Regione Lazio, con determina n. B00688 del 26.02.2013, che persegue finalità di prevenzione primaria (evitare ogni forma di esposizione), prevenzione secondaria (diagnosi precoce, ricerca scientifica, etc.) e terziaria (rilevazioni epidemiologiche, indennizzi e risarcimenti), di cui si rimette una breve scheda di presentazione.
La Regione Sicilia è una delle aree più interessate dal picco delle patologie da amianto.
La contaminazione è silenziosa e inesorabile.
Le cifre parlano da sole.
Più di 100 casi di mesoteliomi all’anno registrati dall’ONA, (Osservatorio Nazionale Amianto), soltanto nell’Isola, che raggiunge la percentuale di 5,3 % su base nazionale.
Nelle zone di Siracusa, nel polo industriale di Priolo – Melilli – Augusta, i dati sono inquietanti e così anche Gela, Biancavilla e Milazzo,
Circa tremila unità, tra edifici e complessi industriali contengono amianto.
Un fenomeno che in progressione che porterà, purtroppo, a nuove diagnosi e quindi nuovi decessi per patologie asbesto correlate.
Lutti e tragedie che continueranno a scuotere l’isola, posta nel cuore del Mediterraneo.
I numeri della strage
Mesoteliomi dal 1998 al 2016 = 1504 casi, dei quali circa 450 nel solo periodo dal 2009 al 2014, da cui emerge un trend in aumento (Fonte RENAM – incidenza del 5,3%, e negli ultimi anni pari al 7% rispetto al dato nazionale – e rilevazioni ONA);
Tumori polmonari: si stima che almeno 200 decessi l’anno, siano causati da tumori polmonari provocati dall’esposizione ad amianto.
Altre patologie asbesto correlate: tumori del tratto gastrointestinale (tra cui laringe) e alle ovaie, e patologie fibrotiche con complicazioni cardiovascolari (asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici): si stimano circa 300 decessi l’anno.
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha proposto e propone:
- Bonifica degli edifici pubblici e privati e dei siti industriali contaminati da amianto, per evitare le future esposizioni, che aumentano il rischio per coloro che sono stati già esposti, e aumentano il numero degli esposti e quindi la platea delle potenziali vittime (prevenzione primaria)
- Bonifica dei siti industriali dismessi contaminati da amianto per consentire anche il rilancio delle attività produttive.
- Creazione di un centro di riferimento Regionale per la ricerca scientifica, la diagnosi precoce e la terapia per le patologie asbesto correlate e altri cancerogeni, anche con l’istituzione del centro di riferimento presso l’Ospedale Muscatello di Augusta.
- Istituzione del registro degli ex esposti e verifica periodica delle condizioni sanitarie (prevenzione secondaria);
- Prepensionamento per i lavoratori esposti ad amianto. Costituzione di rendita, prepensionamento e fondo vittime dell’amianto per i lavoratori che hanno ricevuto diagnosi di patologie asbesto correlate. Risarcimento danni per le vittime. Rilevazione di tutti i casi di patologie asbesto correlate per calcolarne l’incidenza e la mortalità, anche in riferimento al sinergismo con altri agenti cancerogeni (prevenzione terziaria).
Gli strumenti normativi:
- legge regionale n. 10/2014: è necessario che venga data attuazione alle norme ivi contemplate, come strumento fondamentale di ausilio per condurre e vincere la battaglia di tutela della salute e dell’ambiente, di legalità e giustizia, nell’Isola.
Gli obiettivi minimi dell’ONA:
- Applicare la legge regionale Siciliana;
- sensibilizzare le popolazioni e le istituzioni;
- informare i cittadini sulle recenti modifiche normative, in particolare il pensionamento anticipato, senza limiti di età e di anzianità contributiva, per i lavoratori malati di patologie asbesto correlate per effetto dell’art. 1 co. 250 della L. 232/2016 (finanziaria 2017). Non si applicano quindi le norme della legge Fornero, ciò è stato ottenuto grazie alla mobilitazione dell’ONA.
Fondo in favore dei lavoratori portuali per effetto del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 27.10.2016, che definisce le procedure delle modalità di erogazione delle prestazioni del Fondo per le Vittime dell’amianto, istituito con la legge di stabilità del 2016 (art. 1 co. 278 della L. 28.12.2015, n. 208).
- sportelli ONA di assistenza.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, oltre ad presente in tutte le province con i vari comitati, ha già costituito uno Sportello Nazionale Amianto, con il quale anche attraverso dei Dipartimenti, fornisce assistenza ai cittadini, ai lavoratori, agli imprenditori e a tutti coloro che ne fanno richiesta, in modo assolutamente gratuito nel rispetto dello spirito proprio delle associazioni non lucrative e delle finalità proprie dello statuto.
“Il continuo aumento del numero dei casi di patologie asbesto correlate e purtroppo dei decessi, in Sicilia, come in Italia, ci porta ad insistere affinchè, vi sia un Vostro autorevole intervento finalizzato al rifinanziamento, della Legge Regionale Amianto n. 10/2014 (norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto), ripristinando le risorse originariamente assegnate, (circa 21 milioni di Euro), per le finalità previste.
Assegnazione di ulteriori risorse “straordinarie”, in ottemperanza alle finalità di cui al comma 3 dell’articolo 6 della l. 5/2009, per dotare il Centro di Riferimento Regionale, di Augusta, per la cura e la diagnosi, anche precoce, delle patologie derivanti dall’amianto, (art. 8 comma 1 e 2 L.R. N° 10/2014) di tutte le attrezzature necessarie, per garantire la sorveglianza sanitaria.
Assegnazioni di risorse necessarie per le operazioni di bonifica, smaltimento e inertizzazione dell’amianto.
La Legge Regionale Amianto N° 10/2014 è rimasta ancora in larga parte inattuata, con grave pregiudizio per le popolazioni colpite, con particolare riferimento al c.d. ‘triangolo della morte’ e cioè Priolo – Melilli – Augusta, Gela, Biancavilla e in altri territori come Messina, Palermo, Catania.
Calogero Vicario conclude: Nessun angolo della Sicilia è risparmiato da lutti e tragedie. Ecco perché ci rivolgiamo a Lei Signor Presidente, Vicepresidente e Assessori tutti”.
L’osservatorio Nazionale sull’Amianto, scrive alla Regione: finanziare la tutela della salute dai rischi dell’amianto.
La Regione risponde.
9714 misure volte al rifanz L.r. 10-2014