Lukoil prende le distanze dalla guerra contro l’Ucraina
Il gigante russo del petrolio Lukoil ha chiesto di “porre fine rapidamente” alla guerra in Ucraina, diventando così la prima grande compagnia nazionale ad opporsi all’invasione del Paese da parte di Mosca. Una dichiarazione che sembra conseguenza degli effetti della guerra in Ucraina.
Claudio Geraci vice presidente di Isab-Lukoil, al quotidiano Domani ha detto che la raffineria di Priolo, posseduta dalla compagnia petrolifera russa tramite la società svizzera Litasco: «Qualcuno dice che non vuole comprare il prodotto perché è fatto con greggio russo, malgrado non ci sia una sanzione sul grezzo russo e Lukoil». La raffineria di Priolo immette sul mercato benzina, gasolio e jet-fuel. Attualmente Isab occupa circa il 20 per cento della raffinazione italiana. La situazione, dice Geraci, «è in equilibrio, ma è complicata». Il vice presidente spiega: «Le sanzioni non riguardano il settore energetico, ma tramite la finanza e le tecnologie, tutti i settori vengono colpiti con un effetto trascinamento».