Lunedì l’apertura del tempio ionico Artemision
Al via lunedì prossimo, 15 giugno, le visite guidate all’Artemision, il padiglione di piazza Minerva che custodisce i resti del tempio ionico scoperti sotto palazzo Vermexio. L’Artemision è stato il più imponente edificio sacro di Siracusa, simbolo di straordinaria vitalità culturale e sociale. Dopo una prima riapertura da parte del Comune anni fa, oggi lo splendido tesoro a due passi dalla Cattedrale potrà essere fruito in maniera del tutto nuova, con la possibilità per i residenti in provincia di Siracusa di usufruire di un biglietto ridotto.
I visitatori riscopriranno il sito legato al nome dell’archeologo Paolo Orsi, che nel 1910, nell’eseguire uno scavo ai piedi del campanile della chiesetta della Madonna della Misericordia, nota come S. Sebastianello, rinvenne frammenti architettonici di un edificio di stile ionico. “Abbiamo avviato una nuova stagione a Siracusa – ha commentato il vice sindaco Francesco Italia –. Un nuovo percorso di gestione degli attrattori culturali e turistici comunali che ci porterà progressivamente alla creazione di un biglietto unico. L’affiancamento di servizi e le attività di animazione culturale ci consentiranno, inoltre, di migliorare e potenziare la qualità complessiva della nostra offerta turistica”.
I turisti potranno avventurarsi in questo viaggio: attraverso il padiglione, progettato dall’architetto Vincenzo Latina nel 2005, si accede agli scavi dell’Artemision, una vasta area archeologica che si estende nei sotterranei del Palazzo del Senato e che custodisce le tracce della millenaria storia di Siracusa. Lungo il percorso è possibile ammirare i resti delle antiche capanne dei siculi, risalenti alla tarda età del bronzo (xvii secolo a.C.), le fondazioni del tempio ionico della dea Artemide (vi secolo a. C.) e le strutture murarie della Cripta di S. Sebastianello (xv secolo d. C.). Dal punto di vista architettonico, il padiglione si pone in continuazione con il prospetto degli edifici di piazza Minerva, colmando il vuoto lasciato dalla demolizione della chiesa quattrocentesca. Al padiglione di Artemide sono stati attribuiti premi e riconoscimenti internazionali: Premio Internazionale di Architetture in Pietra ARCH&STONE’13; Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2012; Premio “Innovazione e Qualità Urbana” 2008.
L’Artemision è il primo dei quattro siti comunali che verranno restituiti alla fruizione cittadina, dopo la decisione del Comune di Siracusa di affidare la gestione ai privati. La Erga ha programmato prossime aperture per la fine del mese.
Il Tempio Ionico di Artemide. Voluto dall’aristocrazia terriera siracusana, come espressione di ricchezza e di prestigio, l’Artemision venne edificato alla fine del vi secolo a.C. prendendo a modello il famoso tempio di Artemide ad Efeso. Le ipotesi ricostruttive ci presentano un tempio in stile ionico lungo 59 mt e largo 25, con sei colonne sulle due parti frontali e 14 (o 16) lungo i fianchi. Il tempio non fu mai portato a termine, probabilmente a causa del progetto troppo ambizioso o della costruzione dell’adiacente tempio dorico di Atena.