Maltempo, problemi alla rete fognaria e alle centrali di sollevamento
Siam, l’azienda che gestisce il servizio idrico nel capoluogo, ha comunicato che, a causa del perdurare delle avverse condizioni meteorologiche con insistenti piogge di questi giorni su tutto il territorio comunale, la rete fognaria e le centrali di sollevamento della città faticano a smaltire le acque meteoriche. Gli impianti sono oggetto di un enorme collettamento di acque meteoriche che va oltre la capacità di ricezione e, malgrado si presentino a intervalli di tempo durante i quali le precipitazioni meteorologiche si interrompono, la rete fognaria riceve le acque piovane che vengono lentamente drenate dalle strade e dalle campagne circostanti, quantità che va oltre la normale capacità di ricezione. Per questo motivo non è possibile stabilire quando terminerà tale fenomeno e quindi potrà verificarsi la fuoriuscita di acque piovane dai chiusini presenti lungo la strada in alcuni tratti della rete fognaria a gravità, sia della zona balneare (Fontane bianche, Ognina, Arenella, Fanusa, Plemmirio e Isola) sia cittadina.
Intanto, a seguito della seduta straordinaria e urgente, il presidente della Regione Musumeci ha deliberato lo stato di emergenza regionale e chiedere al governo centrale il riconoscimento dello stato di calamità nazionale. La ricognizione dei danni – per la quale sono già stati attivati gli uffici regionali della Protezione civile, del Genio civile e degli Ispettorati agrari – sarà possibile solo dopo il cessato stato di allerta, che purtroppo potrebbe protrarsi fino a domenica, dice la Regione.
Il presidente della Regione ha anche avuto un colloquio con il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che ha partecipato a Catania a un vertice in prefettura. Nello Musumeci ha evidenziato al dirigente dello Stato la necessità di seguire a Roma procedure assai celeri per dare le necessarie risposte al territorio e alle aziende così pesantemente colpite.
Il presidente della Regione Nello Musumeci ha spiegato che serve «una legge speciale per la Sicilia», con una dotazione di «almeno tre miliardi di euro», per contrastare fenomeni naturali che provocano le frane e contro il rischio idrogeologico.
Musumeci ha aggiunto: «Sono commissario dell’ufficio per il dissesto idrogeologico da 4 anni: ho trovato un budget già stanziato, abbiamo speso 400 milioni e saranno rimasti pochi milioni:, abbiamo pulito 87 fiumi che non vedevano un escavatore da oltre 40 anni. Ho visto con i miei occhi case costruite a un metro dall’alveo di un fiume».