Maltrattamenti all’ex moglie: arrestato un uomo
I Carabinieri della Stazione di Cassibile, in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con relative prescrizioni, in precedenza applicata nei suoi confronti, hanno tratto in arresto e sottoposto al regime dei domiciliari in altra abitazione fuori città il siracusano Alessandro Di Pietro, 39enne, muratore. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del tribunale concordando con la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica di Siracusa sulla base delle risultanze investigative dell’Arma di Cassibile che hanno appurato come l’uomo, nonostante il divieto impostogli (inibita la frequentazione della casa coniugale e divieto di avvicinamento sotto i 500 metri), abbia in due occasioni fatto ritorno nel mese di settembre 2014 presso la casa coniugale, evidenziando quindi come necessaria una misura cautelare più rigida per la salvaguardia dell’incolumità personale e di terzi legati alla vittima.
L’uomo, dal 2009 al 2014 ha posto in essere una reiterata serie di vessazioni e maltrattamenti nei confronti della ex moglie, per lo più commessi per futili ed inesistenti motivi, in presenza della figlia minore della coppia, fatti di insulti, umiliazioni, minacce e percosse (con episodi refertati di politraumi ed ecchimosi sul corpo). In un’occasione le ha anche tolto di mano il telefono cellulare, scagliandolo violentemente a terra e rompendolo, per impedire alla donna di chiedere aiuto durante uno dei suoi violenti sfoghi. L’applicazione di una misura cautelare più severa, in una località distante da Siracusa, consentirà alla donna di riacquistare tranquillità.
UMILIAVA LA MOGLIE: 43ENNE IN MANETTE. I poliziotti del Commissariato di Noto hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Siracusa, nei confronti di Salvatore Agatino Saitta di 43 anni per i reati di maltrattamenti reiterati nei confronti della moglie e dei figli. L’arrestato, nel tempo, si è reso protagonista di continue e gravi minacce, ingiurie, umiliazioni e percosse, nei confronti della moglie e dei sei figli. L’intero nucleo familiare è stato accompagnato ed ospitato in un’idonea struttura per preservarlo da eventuali ritorsioni dell’uomo.