Manutenzione stradale, il nuovo appalto operativo da una settimana. Sindaco e assessore: “Interventi più efficaci e costi controllati”
È operativo da una settimana il nuovo appalto per la manutenzione stradale con il quale sono stati introdotti criteri innovativi rispetto al passato allo scopo di garantire una lunga durata delle opere controllando i costi.
Da giovedì scorso gli operai sono intervenuti in viale Regina Margherita, via Basilicata, vallone Carancino, traversa Sinerchia, traversa Vallone, via Italia 103, via Calabria e via Ignazio Marabitti; adesso si sta procedendo nella zona di Epipoli. Ne danno notizia il sindaco, Francesco Italia e l’assessore Maura Fontana.
“I ritardi per l’avvio del nuovo appalto – spiegano – sono stati determinati dal cambio delle competenze, dal settore dei Lavori Pubblici al settore Trasporti e diritto alla mobilità, ma soprattutto dalla volontà dell’Amministrazione di rivedere le modalità degli interventi sia dal punto di vista tecnico che da quello contabile. Il lungo elenco delle segnalazioni – concludono il sindaco Italia e l’assessore Fontana – sarà affrontato raggruppando l’attività per zone così che il materiale utilizzato per la chiusura rimanga sempre della giusta temperatura per assicurare maggiore tenuta ed evitare sprechi”.
L’appalto è stato aggiudicato alla “Edil PF srls” di Floridia a un importo di 55 mila 267 euro e prevede interventi di ripristino del manto stradale maggiormente ammalorato per la chiusura delle buche, la sistemazione di tombini e di parti di marciapiedi.
Da oggi, però, rispetto al passato, i lavori saranno più complessi perché prevedono, in una sola voce: il taglio regolare dell’asfalto attorno alla buca, la rimozione del materiale sciolto fino al rinvenimento del primo strato utile e solido di base, l’utilizzo di emulsione bituminosa come aggrappante, e successivo strato di asfalto caldo adeguatamente pressato; infine, per la chiusura e la saldatura tra i due strati di asfalto, vecchio e nuovo, si adopera il nastro bituminoso che protegge da infiltrazioni di acqua riempiendo i microvuoti.
In precedenza, per la chiusura delle buche si procedeva con un rilascio di asfalto a caldo sulla sede ammalorata e tale intervento veniva conteggiato e pagato in base alle ore impiegate e alla quantità di materiale utilizzato, entrambi elementi difficilmente verificabili perché richiedevano la presenza costante di un tecnico comunale, cosa impossibile da garantire per le carenza di organico.
Dal punto di vista contabile, invece, il nuovo appalto fissa un prezzo per la chiusura di una buca con misura di 50 centimetri per 50, prezzo che viene poi utilizzato come base di calcolo per le misure superiori: un criterio che consente di avere certezza dei costi.
La gara è stata aggiudicata per la chiusura di 754 buche da 50 centimetri per 50 e interventi vari su pozzetti e marciapiedi.