Marzamemi: Gennuso attacca, l’assessore di Pachino risponde
“Siamo nel clou della stagione estiva, ma a Marzamemi stiamo ancora aspettando che i turisti se ne accorgano. Questa amministrazione sembra essersi dimenticata di uno dei settori economici più importanti per il territorio”.
Il deputato regionale Pippo Gennuso commenta con tono amaro gli scarsi flussi turistici del borgo marinaro di Marzamemi: ”Nonostante siamo in pieno agosto i gruppi di turisti scarseggiano, anche nei fine settimana. La conferma giunge anche da molte attività commerciali della zona, che lamentano un calo di afflussi e di vendite notevole. Anziché rilanciare la programmazione turistica, l’amministrazione ha annunciato proprio in questi giorni l’azzeramento di qualunque attività per l’estate pachinese, confermando l’idea di un borgo lasciato allo sbando, senza programmazione. Una buona amministrazione, infatti, avrebbe già pensato nei mesi precedenti ad accantonare le risorse necessarie; inoltre un’amministrazione sostenuta dai cittadini avrebbe potuto chiedere anche la collaborazione dei privati, come accade in molti Comuni del territorio: aNoto, ad esempio, l’integrazione tra pubblico e privato rappresenta una delle risorse migliori del turismo e degli spettacoli. A Pachino, invece, si ignorano le potenzialità del territorio per incapacità di amministrarlo”.
A destare preoccupazione nel deputato regionale Pippo Gennuso sono anche le condizioni di abusivismo che imperversano nel borgo: ”Molte attività non hanno la concessione per gli spazi esterni, o non in misura adeguata all’estensione occupata. Tutto questo crea un clima di sfiducia e di disordine. Ho più volte chiesto al sindaco di intervenire con dei provvedimenti adeguati, ma nulla è stato fatto. Spero che questa situazione non debba esplodere a fine stagione, quando ci renderemo conto che è stata un disastro e non è più possibile intervenire”.
LA RISPOSTA DEL COMUNE DI PACHINO: “LE SCIOCCHEZZE DI GENNUSO”. «La nuova cabina elettrica, le strade riasfaltate, due infopoint turistici, la pista pedonale e tutti i b&b e gli hotel stracolmi già da luglio: questi sono dati di fatto, mentre ciò che afferma qualche deputato è solo demagogia politica di chi è consapevole di contare poco ed essere ancor meno incisivo». A dichiararlo è stato il sindaco di Pachino, Roberto Bruno, in risposta alle polemiche sollevate dal deputato regionale Pippo Gennuso sul borgo marinaro di Marzamemi. «E’ facile dire sciocchezze – ha dichiarato il sindaco – ed è altrettanto facile smentirle poiché non suffragate da verità. Quella verità che la mia amministrazione sostiene coi fatti, nonostante le serie difficoltà economiche e finanziarie in cui si trova l’ente municipale». «Marzamemi – ha dichiarato l’assessore al Turismo, Gisella Calì – e tutto il settore commerciale e turistico che ruota attorno all’attività del borgo sono tra le priorità di questa amministrazione: anziché finanziare festini, come era abituato a fare Gennuso, noi abbiamo dato ai commercianti la possibilità di usufruire di una nuova linea dell’energia elettrica, grazie alla nuova cabina, abbiamo portato il metano, in via Marzamemi c’è una nuova illuminazione, le strade sono state asfaltate e grazie a due progetti e alla collaborazione della Pro Loco, i turisti possono ottenere informazioni nei due infopoint di piazzale Balata e via Marzamemi. Per non parlare della continua concertazione con gli esercenti commerciali per programmare le attività del borgo». «Provi, il deputato – ha continuato Bruno -, ad affittare una stanza in un b&b o in una struttura ricettiva. Provi, il deputato, a leggere cosa si dice in giro di Marzamemi: non ultimo un articolo di Repubblica pubblicato il 28 luglio scorso. Certo, viene da sorridere nel constatare come Gennuso si ponga come il nemico giurato di tutte le amministrazioni comunali: quelle di Pachino, di Rosolini, di Noto, di Portopalo e di tutti gli amministratori che non sono avvezzi a pronunciare “signor si”. Un atteggiamento controproducente per le città e distruttivo per i territori. Ma, oramai, il deputato è conosciuto da tutti, così come sono noti i suoi atteggiamenti dannosi e deleteri. E se poi, il deputato, parla di condizioni di abusivismo, allora ci scappa veramente da ridere. Su questo argomento e su tanti altri lo sfido ancora una volta ad un pubblico dibattito: scelga lui il luogo ed il giorno, anche se sono convinto che, come accaduto in passato, il deputato non accetterà per mancanza di argomenti».