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Marziano al contrattacco: “Un volgare accordo di potere”

Il deputato regionale, Bruno Marziano risponde alle accuse del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, riguardo alla nomina del nuovo assessore regionale al Territorio ed all’Ambiente, Piergiorgio Gerratana. «Come al solito – ha dichiarato Bruno Marziano -, il sindaco Garozzo, ormai in pieno delirio di onnipotenza, risponde alle accuse e agli addebiti che gli vengono mossi con l’insulto e l’offesa. Francamente, non capisco il suo concetto di giovinezza: fa diventare opinabile anche il fatto anagrafico, perché io ho la stessa età del suo presidente della Regione Crocetta, che considera giovane, e 20 anni di meno del suo padre e tutore politico. Io sarei il passato e lui, invece, il futuro. Temo per lui che sarà uno dei tanti che si ferma al presente. Per non parlare dell’ilarità che suscita l’affermazione secondo cui la nomina di Gerratana sarebbe il frutto dell’interessamento in favore del territorio. La verità è che l’ossessione del sindaco Garozzo è di compensare nella giunta regionale, la presenza del suo rivale Ezechia Paolo Reale, avallato su questa scelta da un pezzo della componente renziana che sta devastando i rapporti interni al Partito democratico e alla maggioranza all’Ars». Riguardo ai riferimenti all’intervista fatta dal deputato Bruno Marziano prima dell’inizio della campagna elettorale sulla possibile nomina di Giuca nell’esecutivo regionale «cosa che avrebbe comportato alla rinuncia alla competizione elettorale – ha precisato Marziano -, è un volere nascondere la realtà da un volgare, infame, accordo di potere. E che sia così lo dichiarano gli stessi protagonisti, basta leggere i quotidiani di oggi».

Sul Giornale di Sicilia, a pagina 23 Giuca dice esplicitamente. “Una nomina avvenuta grazie al sostegno del deputato nazionale Faraone… – e per giunta li ringrazia – sono stati leali e da parte mia sono impegnato a dare una mano a Cafeo alle prossime elezioni regionali. A lealtà si risponde con lealtà, ed è per questo che già mi sono attivato in questo senso”.

 «Non avrò più bisogno  – ha sottolineato il parlamentare regionale, Bruno Marziano – dopo questa dichiarazione, di spiegare ad alcun magistrato la mia teoria sul voto di scambio e sulla turbativa delle elezioni. Le dichiarazioni di Garozzo e Giuca sono la migliore conferma dei mie sospetti e delle mie tesi di un volgare accordo di scambio politico ed elettorale e un elemento di turbativa delle elezioni. Per non parlare del fatto che mai si è sentito un candidato spendersi per un concorrente. Ma, la vera vittima di questa congiura di palazzo è proprio l’avvocato Giuca, al quale, con la decisione di nominare Giarratana assessore è stata negata la possibilità di rimanere nell’agone politico, poiché alle regionali dovrà votare per il candidato di un altro partito e alle comunali si sarà già disperso il consenso di mezza coalizione. La sindrome di Stoccolma, la malattia che fa innamorare le vittime dei carnefici, sembra continuare a colpire».

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