Melilli, Auchan licenzia: il 9 maggio la mobilitazione
Auchan ha sciolto la riserva comunicando alle organizzazioni sindacali nazionale e provinciali, l’apertura di una procedura di licenziamento collettivo per 1.400 lavoratori su scala nazionale. Le motiviazioni di questi licenziamenti a dire di Auchan sono da ricercare nella crisi che ha travolto l’azienda e che ha determinato solo nell’ultimo anno perdite per oltre 50 milioni di euro. Negli incontri tenuti a livello nazionale, Auchan aveva proposto al sindacato di smaltire gli esuberi dichiarati mediante una procedura di mobilità incentivata su base volontaria, con un particolare però, che l’incentivo avrebbero dovuto sborsarlo direttamente i lavoratori rinunciando ad un livello di inquadramento e rinunciando alla quattordicesima ( definitivamente per il sud, solo per un anno per il nord Italia), proposte rifiutate dalle organizzazioni sindacali che ha determinato, come primo atto ritorsivo di Auchan, la disdetta del contratto integrativo ed il recesso da tutti gli accordi sottoscritti. Dei 1.400 esuberi su base nazionale 48 sono quelli individuati su Melilli su un organico di 181 pari al 26,5 % un numero assurdo ed assolutamente inaccettabile. “Auchan Melilli – dice Stefano Gugliotta segretario generale Filcams Siracusa – non è in grado di assicurare la fruizione delle ferie ai lavoratori secondo i termini contrattuali, di fatto a Melilli non insiste alcun esubero semmai insistono carenze di personale. Giudichiamo gravissima la scelta di Auchan, scelta finalizzata a colpire i lavoratori per colpe che non sono loro ma che appartengono all’intero management aziendale, che curiosamente resta escluso dalla dichiarazione di esuberi”.
Il 9 maggio è stato indetto lo sciopero nazionale dei lavoratori Auchan, i lavoratori di Melilli aderiranno unanimemente per dare un segnale ad Auchan.