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Melilli, dieci interrogazioni di La Ferla: “Troppe determine dirigenziali”

Ha presentato una decina di interrogazioni facendosi portavoce del gruppo misto e di opposizione. Lo ha fatto con determinazione, competenza e conoscenza degli argomenti anche a nome dell’onorevole Daniela Ternullo, Santino Miceli e Salvo Cannata per il gruppo misto e di Concetta Quadarella per l’opposizione. Il consigliere comunale di Melilli Fabio La Ferla, durante la seduta a Palazzo Crescimanno, non ha perso l’occasione per illustrare quelle che, a suo giudizio, rappresentano storture e anomalie nell’azione amministrativa della giunta comunale. Ha posto quesiti seri e interrogazioni scomode soprattutto per quanto riguarda le numerose determine dirigenziali emesse dal Comune, che ha affidato incarichi importanti in maniera diretta a singole aziende in ambiti disparati.

“Massima stima per tutti i dirigenti ma – ha detto in apertura del suo intervento il consigliere – non posso non sottolineare l’eccessivo impiego di denaro pubblico attraverso determine per l’assegnazione di vari lavori. Per la cura del verde pubblico, sono stati previsti circa 57.000 euro per una cooperativa di Francofonte. Vorrei capire perché non si sia pensato ad una realtà economica locale. Ritengo che sia doveroso far lavorare i nostri concittadini invece che rivolgerci altrove. Un’altra anomalia riguarda via Pascoli a Città Giardino dove – ha continuato Fabio La Ferla – è in via di costruzione una banchina le cui dimensioni non saranno larghe a sufficienza per consentire a un pedone e una carrozzina di passare contemporaneamente. Mi faccio portavoce del rammarico espresso da un referente dell’associazione Angeli, che si occupa dei problemi delle persone diversamente abili. Ritengo sia a rischio la sicurezza pubblica perché quella infrastruttura non sarà a norma”. La Ferla ha proseguito parlando anche della “riqualificazione di pizza Don Bosco, dove i lavori hanno comportato l’impiego di 12.000 euro, mentre altri 5.700 euro sono stati dati ad una persona che, pur non avendo competenze in merito (poiché si occupa di moda), ha operato per conto dell’amministrazione comunale, facendo lavori di giardinaggio. Ha curato dei fiori di lavanda che, dopo circa un mese, sono già seccati”. Il consigliere ha posto poi la sua attenzione “sui 12 mila euro corrisposti ad un ristoratore per lavori di facchinaggio”. Un fiume in piena La Ferla, che ha anche ricordato a sindaco e presidente del consiglio comunale di essere stato bannato sulla pagina facebook del Comune di Melilli. E ancora, campagna di vaccinazione. “Occorre fare di più – ha detto – perché non sta andando come dovrebbe”. La Ferla ha anche rimproverato all’amministrazione di “voler mettere mano nelle tasche dei cittadini “attraverso misure sanzionatorie che mirano a far cassa. Sono stati spesi – ha aggiunto – 9000 euro per acquistare tutor da inserire nelle macchine della polizia locale per misurare la velocità dei mezzi. Denaro che il Comune poteva risparmiare – ha proseguito – se il fine non fosse quello di colpire i cittadini. Mi è stato risposto che in tal modo vengono repressi comportamenti imprudenti alla guida e che i soldi incassati verranno reimpiegati per il miglioramento della segnaletica stradale e per le auto della polizia municipale. Staremo a vedere”. In merito al fatto che il Comune ha ottenuto 1.300.000 euro dallo Stato per interventi di miglioramento delle strade, La Ferla ha ribadito che “sono risorse che sono state elargite a tutti i Comuni d’Italia e non risparmiate dalle casse. Mi auguro che siano distribuite equamente come dichiarato in consiglio comunale”. E ancora, le commissioni consiliari. “Non sono state ancora aggiornate nonostante il nuovo assetto dell’assise. Occorre far presto – ha concluso – perché le norme vanno rispettate”.

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