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Melilli. Emergenza coronavirus: un solo supermercato costringe i residenti a lunghe file

A Melilli un solo supermercato (foto di repertorio) e due piccole botteghe di generi alimentari; e questo considerato che il supermercato è ubicato nel vicino centro commerciale è chiuso, diventa un dramma per la popolazione costretta a subire la condizione sfavorevole dell’attesa alle insidie del vento, del freddo e della pioggia.

Tale siffatta condizione, ci è stata segnalata da diversi residenti costretti a lunghe e estenuante attese con file che mediamente nelle ore di punta assommano a circa 70 persone. Stride con la logica del buon senso; i cittadini del comune di Melilli reclamano la possibilità di potersi recare nel supermercato ubicato nel centro commerciale denominato Auchan che si trova sempre nel territorio di Melilli, ma lontano rispetto alle norme ministeriali che regolano la materia sugli spostamenti in questo periodo di emergenza, o almeno questa appare la logica.

La richiesta dei residenti sarebbe quella di chiedere al primo cittadino, Giuseppe Carta, di avviare un percorso per l’ottenimento di una deroga da parte del Prefetto, considerato che la questione appare abbastanza seria e purtroppo ancora lunga nel tempo.

Infatti, l’ordinanza vieta di spostarsi dal proprio comune di residenza, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”, quindi non per fare la spesa. Una decisione che ha sollevato dubbi in particolare tra gli abitanti di piccoli paesi scarsamente forniti di supermercati o minimarket, dove spostarsi fuori dal proprio comune di residenza per fare la spesa è inevitabile. Lo stesso problema si presenta per chi abita fuori dai centri abitati.

Secondo la circolare del Ministero, rimangono valide le disposizioni del decreto, ma aggiunge alle ragioni di “assoluta urgenza”: “Rientrano, ad esempio, in tale casistica, gli spostamenti per esigenze lavorative in mancanza, nel luogo di lavoro, di una dimora alternativa a quella abituale, o gli spostamenti per l’approvvigionamento alimentare nel caso in cui il punto vendita più vicino e/o accessibile alla propria abitazione sia ubicato nel territorio di un altro comune”.

Nel caso sollevato dai cittadini di Melilli, il tutto diventa lana caprina: il supermercato c’è ma è insufficiente per il numero degli abitanti. Occorrerebbe quindi una deroga da parte del Prefetto in base alle reale condizione segnalata da alcuni residenti.  

C.A.

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