Melilli, provocò il decesso di anziano: muore il reo niente processo
Era finita in tragedia una lite tra due ospiti di una casa di riposo di Città Giardino a Melilli. Un fatto accaduto due anni addietro e che provocò la morte di un anziano a seguito delle lesioni subite nella colluttazione con un altro anziano, alloggiato presso la casa protetta “Villa Aurora”. A distanza di due anni, si è chiuso ancor prima di aprirsi il procedimento penale a carico del presunto aggressore. Il Gup del tribunale, Michele Consiglio, infatti, ha emesso ieri mattina sentenza di non luogo a procedere a carico dell’imputato S.A. di 86 anni, per morte del reo, avvenuta nel dicembre di due anni fa.
La vicenda risale alla mattina del 10febbraio 2013, quando,appena svegli, l’ottuagenario ha ingaggiato un diverbio con un altro ospite della casa protetta, F.M. di 64 anni. I due si sono affrontati nel salone ricreativo del centro e ben presto dalle parole sono passati alle mani. La vittima, secondo quanto ricostruito dagli investigatori della squadra mobile della Questura di Siracusa, intervenuti sul posto a seguito della segnalazione di omicidio fatta dal personale dipendente, sarebbe stata colpita al volto dall’aggressore. Poi lo avrebbe spinto facendolo ruzzolare sul pavimento. La lite è stata, quindi, sedata dai presenti e tutto sembrava essere tornato alla normalità. La vittima è stata tenuta sotto osservazione e per tutta la mattinata non ha mostrato alcun sintomo particolare. A distanza di per qualche ora però, quando si è coricato a letto per il riposo pomeridiano, l’anziano ha accusato un malore e non c’è stato nulla da fare per strapparlo alla morte. I test clinici, disposti dal pubblico ministero Giancarlo Longo, hanno permesso di accertare che l’anziano sarebbe deceduto a causa di un’aritmia cardiaca dovuta da un’ischemia che lo avrebbe praticamente fulminato.