Mense scolastiche da ultimi posti a Siracusa
Il servizio di “mensa” nelle scuole siracusane è considerato ai minimi livelli. Il report di “Foodinsider.it” colloca Siracusa al penultimo posto tra le 53 città prese in esame (dicembre 2022). Anche quello di “Save the children”, nell’ambito del rapporto “(Non) è mensa per tutti” non sarebbe rispettato al modello europeo del “tempo pieno” a scuola”.
L’importo che l’Amministrazione comunale investe per il servizio di “mensa scolastica” è pari a 700 mila euro, “un importo che di per sé è già inferiore a quanto necessario per coprire l’intero anno scolastico, tant’è che il servizio non comincia con l’inizio dell’anno scolastico.
L’Amministrazione comunale, con determina dirigenziale 1307 dl 30/03/2023 ha avviato una procedura di gara aperta per il servizio di refezione scolastica per gli anni 2023/2024, 2025/2026.
“Il servizio – spiega Mangiafico – prevedeva un impegno di spesa di un milione di euro euro all’anno, poi la determina a contrarre con gli atti di gara è stata ritirata in autotutela per conformarsi a un parere dell’Anac e con determina dirigenziale del 25 agosto è stata indetta una procedura negoziata per un servizio di soli 82 giorni (con previsione di proroga tecnica), dal primo di ottobre (presumibilmente) al 9 febbraio 2024, per la cifra che in realtà è quella realmente disponibile in bilancio (651 mila euro).
“Oggi l’Amministrazione comunale – afferma il movimento “Civico 4” – tra infanzia, primaria e medie, allestisce mense per circa il 15% della popolazione, un dato molto basso, sebbene ci siano punte positive come l’Istituto comprensivo “S. Raiti”, che serve con l’investimento del Comune il 24,4% della popolazione scolastica. Gli studi di settore mettono in cattiva luce la gestione dell’Amministrazione comunale di Siracusa anche dal punto di vista della qualità del cibo, che arriva da diverse decine di chilometri e precotto”.