Morti bianche, la Cgil: “Il momento di dire basta”
“L’incidente mortale avvenuto oggi è purtroppo la conferma di quanto la Cgil denuncia da anni: gravissime carenze nel sistema della sicurezza anche – o meglio soprattutto – nell’ambito del sistema degli appalti”. Lo sostiene il segretario generale della Cgil, Roberto Alosi, a proposti della morte di un operaio all’interno di unp0’azioenda che opera a Melilli.
“Appalti al ribasso – dice Alosi – subappalti, affidamenti diretti, finte cooperative, finto lavoro interinale, lavoro precario finanche per singole giornate. E’ divenuta una giungla nella quale i lavoratori diventano l’ultimo anello della catena. Interrompiamo questa mortifera catena di insicurezza, precarietà e illegalita’ del lavoro e nel lavoro. Perché a Siracusa e in Sicilia di lavoro si muore, ci si infortuna o ci si ammala sempre di più. Siracusa, lo ribadiamo, è la provincia che sta pagando il tributo maggiore, con il più alto numero di incidenti legati al lavoro rispetto alla popolazione occupata. E’ una battaglia che oggi più di prima deve vedere le istituzioni al fianco del sindacato per tutelare il diritto alla sicurezza, fin troppo violato con il rischio che proprio i numeri finiscano per rendere invisibili, banalizzare, quelle vite spezzate tanto da venire accettate come una “ cosa normale”.
“E’ il momento di dire basta . conclude Alosi – Si apra rapidissimamente un autorevole tavolo di confronto sul sistema degli Appalti, Sicurezza e Legalità e si ponga fine ad una lunga scia di vite spezzate. Noi non ci fermeremo”.
Vera Carasi
Fatti inaccettabili in un Paese civile. Servono più controlli e, soprattutto, bisogna istituire un tavolo permanente sulla sicurezza”.
Così Vera Carasi, segretario generale della Ust Cisl Ragusa Siracusa, ha commentato il nuovo incidente mortale avvenuto in un cantiere di Augusta.
“È un elenco troppo lungo che dobbiamo fermare – ha continuato la Carasi – La politica ha il dovere di intervenire con atti concreti e investimenti adeguati per scongiurare che questo
fenomeno diventi fisiologico per il mondo del lavoro”.
Anche il segretario generale della USR Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, è intervenuto chiedendo che “il governo regionale affronti quella che oggi è un’emergenza drammatica e in crescita, riunendo tutte le forze sociali e imprenditoriali per un piano d’azione che sia immediato e realmente efficace”.
Vera Carasi ha espresso il cordoglio alla famiglia dell’operaio morto e a tutti i suoi compagni di lavoro.