Come nasce un amore: tradimenti, l’Italia cornificata al primo posto in Europa
Il primo incontro con l’amante avviene, quasi sempre, sul posto di lavoro; il rischio è più forte se si tratta di ospedali, redazioni giornalistiche, studi professionali, forze dell’ordine, tribunali. Seguono in classifica gli uffici della pubblica amministrazione e poi le banche. Milano guida la classifica delle città ad alto tasso di fedifraghi, e l’Italia è il paese europeo in cui ci sono più relazioni extraconiugali. È il ritratto di traditi e traditori tracciato dall’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, che, statistiche alla mano, ha anche disegnato un quadro preciso di come nuove tecnologie e social network abbiano cambiato le scappatelle.
Tra le cause che scatenano la crisi del matrimonio, le infedeltà coniugali si collocano tra le più ricorrenti: rappresentano il casus belli nel 40% dei casi di separazione e divorzio. E, secondo l’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, il 60% delle infedeltà coniugali che si consuma nel nostro Paese avviene sul luogo di lavoro; secondo le recenti statistiche, Milano è la città in cui, in percentuale, si consuma il maggior numero di tradimenti, seguita a ruota da Roma, Bologna, Torino. Nel sud la città in cui si registrano maggiori infedeltà coniugali è Napoli, Palermo, Catania, dove si trova anche Siracusa con un’alta percentuale rapportata al numero di abitanti.
L’Italia è il Paese che detiene in Europa il record di relazioni amorose sul luogo di lavoro; seguono nell’ordine Germania, Francia e Inghilterra. Tra colleghi si instaurano sempre di più relazioni amorose che durano anni all’insaputa del coniuge (che molto frequentemente conosce il partner della moglie o del marito). Molti italiani realizzano così vite parallele ammantate di normalità: un numero non trascurabile di coniugi cresce figli concepiti fuori dal matrimonio. Tra le infedeltà coniugali consumate tra colleghi spiccano anche quelle a sfondo omosessuale (7% dei mariti, 5% delle mogli). Quando queste relazioni extraconiugali diventano stabili a causa di un irrefrenabile coinvolgimento emotivo, il traditore cambia radicalmente atteggiamento nei confronti del coniuge rifiutando i rapporti sessuali, il dialogo e ogni forma di condivisione coniugale. Inoltre il coniuge infedele, quasi sempre, commette errori fatali: abuso delle telefonate sul cellulare in entrata ed uscita o cellulare sempre spento, sms, e-mail compromettenti non cancellati, scontrini di ristoranti e ricevute di alberghi non distrutti, tracce di fondotinta, rossetto, profumi, il classico capello biondo o nero sulla spalla. Altri errori caratteristici sono chiudersi in bagno per telefonare o portare sempre con sé, in ogni luogo della casa, il cellulare. Inoltre il repentino ricambio del guardaroba, un improvviso dimagrimento o un’ingiustificata euforia sono altri indicatori di un possibile tradimento.
Sta pure aumentando la vendita dei kit per verificare il Dna dei figli, acquistabili per pochi euro via internet. Nell’80% dei casi i disconoscimenti di paternità sono richiesti per il secondo figlio.
Le infedeltà coniugali nell’ambito lavorativo non solo mettono a dura prova la vita del matrimonio ma anche quella del regolare svolgimento del lavoro. E’ innegabile che molte aziende abbiano subito notevoli danni dalle relazioni extraconiugali. In Svizzera, per esempio, sono stati contemplati contratti di lavoro con espresso divieto per il dipendente di intrattenere relazioni amorose con colleghi, pena il rischio, addirittura, del licenziamento.
Sarà il sangue latino, ma in Europa siamo i primi per avventure extraconiugali, davanti a spagnoli e francesi. Tra le coppie sposate è soprattutto la donna a tradire. Ci sono portali dedicati a chi cerca un’avventura al di fuori della coppia; un sondaggio a livello europeo vede l’Italia collocarsi al primo posto in quanto alla propensione a tradire.
Italia, Spagna e Francia guidano, infatti, questa classifica. Oltre la metà della popolazione italiana (58%) e spagnola (53%) ha ammesso di aver tradito almeno una volta il proprio partner. E quasi sullo stesso livello, al terzo posto con il 49%, si collocano sul podio anche i francesi. Il resto della Top 10 è composta da Germania (48%), Belgio (46%), Regno Unito (45%), Austria (42%), Danimarca (39%), Finlandia (37%) e Norvegia (36%).
Secondo quanto risulta dai dati raccolti da Incontri-ExtraConiugali.com, inoltre, il nostro Paese è quello dove l’aumento dei tradimenti rispetto all’anno precedente è maggiore, con un’impennata del 18%.
In merito ai risultati divisi per sesso, la ricerca condotta da Incontri-Extra Coniugali, mette in evidenza, che a tradire oggi sono soprattutto le donne (64%), mentre la propensione al tradimento da parte degli uomini si ferma al 52%.
Ma perché anche le donne tradiscono? «Per il più classico dei motivi: uscire dalla routine e dalla noia. Una donna annoiata può facilmente lasciarsi tentare dall’idea di una scappatella e per questo consultare un sito di incontri come Incontri-ExtraConiugali.com» risponde Alex Fantini.
Secondo il sondaggio, infatti, per il 45% delle donne è proprio la noia il motivo che spinge a tradire il partner. Al secondo posto si colloca invece la scarsa attenzione dei compagni nei loro confronti (32%) ed al terzo posto l’insoddisfazione per la propria vita sessuale (21%).
«Insomma, le donne che non si sentono sessualmente appagate cercano di ritrovare con l’amante quelle emozioni che non riescono più a provare con i loro partner ufficiali» conclude il fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com.
C’era una volta il test per sapere se si aspettava un bebè. Ora c’è quello che avverte in caso di arrivo non di un figliolo ma di un paio di corna neonate. Il meccanismo è più o meno lo stesso, si usano sempre delle fialette e si attende che la colorazione dia la risposta. Che se fosse affermativa in questo caso significherebbe solo una cosa: il tradimento s’è bello che consumato. A offrire i servizi di questo detective in formato kit, risparmiando così sulle spese di investigatori, appostamenti e tempi lunghi, sono state due donne di Parma, una giurista (Sara Castellani) e una biologa (Barbara Candiani) professioniste dello Studio Galileo, società di consulenza che si occupa anche di microanalisi in casi criminali.
A chi ci si rivolge oggi per appagare il desiderio di una scappatella extraconiugale? Anche in questo caso i dati IFOP riportano un cambiamento nelle abitudini degli infedeli di oggi. Se alla domanda “con chi ha tradito il partner ufficiale?” il 50% degli intervistati risponde ancora “con uno sconosciuto” (-18% vs 2014), un buon 45% ammette invece di essere scappato tra le braccia di un amico/a (+36% vs 2014). In particolare le donne, che preferiscono rivolgersi a un conoscente nel 40% dei casi (contro il 36% che preferirebbe uno sconosciuto). Il 36% lo ha fatto con un/a collega (+29% vs 2014), mentre il 27% è ricascato tra le braccia dell’ex (nessuna variazione). Il 26% infine ha addirittura ammesso di aver ceduto alla tentazione con qualcuno di molto vicino al partner ufficiale, come il/la miglior amico/a (18%, +6% vs 2014) o addirittura un suo familiare (8%, +60% vs 2014).
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