Niente ferrovia a Punta Cugno, Zappulla (Mdp): “Insulto alla dignità”
“Cancellare la costruzione del nodo ferroviario a Punta Cugno perché non ci sono traffici navali che lo giustifichino è un insulto all’intelligenza della nostra gente e alla dignità della nostra terra, bisognosa di lavoro e di sviluppo, a cui reagiremo in ogni forma e con ogni mezzo”.
Lo dichiarano il deputato nazionale di Articolouno, Pippo Zappulla, e il consigliere comunale Mdp di Augusta, Giancarlo Triberio, in una nota congiunta sulla rimodulazione dei fondi Pon 2014-2020 da parte del ministero delle Infrastrutture, la quale prevederebbe la soppressione dell’investimento per il calo della movimentazione merci. “Il governo in tal modo getta la maschera arrivando all’assurdo: prima smentisce l’Unione europea, togliendo al porto qualificato Core la sede naturale dell’Autorità di Sistema; poi riscrive le carte geografiche, facendo saltare Augusta ai mercantili cinesi sulle rotte della Via della Seta che passano da Suez; infine costruisce un villaggio per accogliere tutti i migranti da sbarcare in Italia, su quelle stesse banchine che dovrebbero ospitare merci e container.
Dopo averci decapitato la governance portuale, averci sfilato d’imperio i clienti dalla Cina, averci cambiato la destinazione d’uso delle banchine, il ministro Graziano Delrio adesso chiude il cerchio dicendo che non ci sono traffici e quindi gli investimenti a Punta Cugno sarebbero sprecati. Se questo indirizzo governativo dovesse essere davvero confermato, è un gesto di una gravità assoluta per le ricadute sociali ed economiche in una zona in grande sofferenza, che non potrà restare senza conseguenze. Musumeci batta un colpo e faccia sapere cosa ne pensa.
Un governo che sta sbaraccando tenta l’ultimo colpo politico-affaristico sulla pelle dei siciliani, mettendo fuori mercato il porto più grande del Meridione: non glielo permetteremo. Articolouno Movimento Democratico e Progressista sarà al fianco dei sindacati e delle forze sociali, con tutte le sue risorse, nella battaglia in difesa del nostro lavoro e del nostro futuro”.