Si è svolta l’assemblea dei Soci ed alla presenza del Direttore Fabio Granata è stato illustrato e consegnato il materiale relativo al progetto “Multimedia Infopoint”. La presenza esigua degli stessi soci ( hanno partecipato oltre al padrone di casa, i Sindaci di Scicli e di Militello ed i Vice Sindaco di Palazzolo e Sortino a fronte di 16 Comuni soci) ha però reso necessaria una riflessione sul futuro del Distretto, anche alla luce delle recenti dimissioni del Comune di Ragusa. Un atteggiamento che, al di là del mero rispetto verso chi stamane ha regolarmente risposto alla convocazione, desta preoccupazione e perplessità sull’interpretazione che viene data a questo organismo che ha tutte le intenzioni di tutelare e promuovere l’intero territorio partendo dalle peculiarità di ciascuno. Prova ne è la relazione conclusiva con rendicontazione delle società aggiudicatarie, Pomilio Blumm e Casto Sistemi, presentata stamane che mira ad un sostanziale miglioramento della qualità dell’offerta turistica. Il lavoro svolto ha così prodotto: una guida cartacea collegata interattivamente alla piattaforma web dedicata, realizzata anche in versione digitale (per essere fruita in occasioni particolari, quali Fiere internazionali del turismo); ogni cd-rom comprende la guida nelle sue diverse declinazioni linguistiche: italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo; manifesti su arte e cultura, paesaggio e gastronomia; brochure in tre distinte produzioni; merchandising con segnalibri, shopper, cartoline; video teaser; piattaforma web e social media; infopoint territoriali.
“Il progetto è stato pensato per una fruibilità a lungo termine, così oggi rappresenta un punto d’arrivo ma anche di partenza”, ha spiegato il dottore Iacono. Ma come detto la discussione si è focalizzata, già nel primo intervento del Sindaco Bonfanti, sulla questione “assenteismo” e sulle dimissioni di Ragusa. “Io vorrei ricordare un paio di cose sulla storia del Distretto turistico del Sud Est, costituito nel 2012, con la mia Presidenza si è cercato di dare nuovo slancio alla progettazione presentando ben tre proposte, e purtroppo solo una è andata in porto (quella presentata oggi, n.d.r.). Un grande sforzo, il più delle volte con lavoro volontaristico, evidentemente poco apprezzato, vista la situazione odierna, nonostante l’inattività porta inevitabilmente a finire nella black list. Allora con caparbietà, e con la collaborazione di pochi, io proseguo ed oggi abbiamo trovato dei fondi disponibili in Regione per i Siti Unesco, aspettiamo solo la ratifica, e poi ci sarà 1 milione e 100 mila euro”. Soldi da spendere non per la singola città ma per il territorio. “Il Sud Est rappresenta il primo esempio italiano di Distretto Turistico – interviene il Direttore Fabio Granata- mentre nella Heritage List è il primo esempio, nel mondo, di Sito Unesco seriale. Ciò ci impone di ragionare e pianificare in tema di territorio, la capacità del Sindaco Bonfanti è stata quella di uscire dal campanilismo, quello di Ragusa, invece, non è un bel segnale. Per questo io propongo di convocare al più presto un’Assemblea generale, una sorta di Stati Generali in cui si possano chiarire i termini della partecipazione di ciascuno”.
Importanti gli interventi degli altri Amministratori presenti, in special modo del Sindaco di Scicli, Vincenzo Giannone. “Io sono in assoluta sintonia con quanto detto sin qui, e la scelta della vicina Ragusa fa a pugni con le logiche del presente e del futuro perché da soli non si va da nessuna parte. Io ho parlato con il Sindaco di Ragusa che per linee detatte dal movimento a cui appartiene la logica è quella di uscire da questo tipo di organismi”. Uscire per risparmiare? Uscire per non condividere? Queste le ipotesi anche alla luce di alcune scelte operate, ad esempio nell'”affaire” produzione televisiva de “Il Commissario Montalbano”. Qualsiasi sia l’ipotesi resta il fatto che stamane nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio non mancava solo Ragusa. “Ci sono tante cose su cui confrontarsi- ha chiuso il Sindaco Corrado Bonfanti-; la natura stessa di Sito Unesco seriale non può farci muovere in maniera separata e dopo una prima revisione, superata non senza sforzi, dobbiamo aggiornare il piano di gestione. Uno strumento di vitale importanza, non a caso nel fondo recuperato di un milione di euro, una somma sarà proprio destinata alla revisione del piano di gestione. Non dimentichiamo che le politiche di sviluppo non sono delle singole città ma del territorio tutto”. Aria, dunque, di “chiamata alle proprie responsabilità” che vedremo ancor più concretizzata già nella prossima convocazione di questa sorta di Stati Generali del Distretto Turistico del Sud Est.