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Noto, arriva l’ordinanza contro l’uso dei botti illegali

Lungo tutta la Penisola, con l’avvicinarsi della notte di San Silvestro, stanno aumentando i comuni che dicono di “no” ai botti di capodanno, oltre 850. Da nord a sud i divieti sono essenzialmente per evitare rischi alle persone e all’aria che respiriamo, ma anche per cercare di tutelare gli animali domestici. I carabinieri e la Croce rossa suggeriscono per chi proprio volesse accendere i fuochi d’artificio, di farlo all’aperto e ponendo attenzione alla direzione in cui si lanciano, evitando naturalmente di accendere quelli trovati per terra. Dal punto di vista della durata dello stop ai “botti”, Salerno è tra le città più severe, giacchè il divieto è stato disposto dal 31 dicembre al 6 gennaio 2016, «in luoghi sia pubblici che privati»; le multe per i trasgressori vanno dai 25 ai 500 euro, accompagnate dal sequestro del materiale impiegato. Il record spettà però a Cortina d’Ampezzo e Cesena, che hanno esteso lo stop ai “botti” per tutto l’anno. Mentre a Bologna il divieto è partito già dalla vigilia di Natale e durerà fino al 7 gennaio, con sanzioni da 100 a 500 euro. A Venezia oggi e il primo gennaio sarà vietato «usare o portare con sé materiale esplodente nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, accendere fuochi, far esplodere petardi, castagnole, e simili artifici esplodenti e rumorosi». Ai trasgressori sarà applicata una sanzione amministrativa che può arrivare fino a 500 euro. Solo per fare qualche esempio tra gli 850 Comuni che hanno introdotto il divieto.
Proprio lunedì mattina a Noto è stata resa nota l’ordinanza sindacale con cui si vieta la commercializzazione e l’uso di petardi, bombette, giochi pirici, e materiale esplosivo in genere in tutto il territorio comunale di Noto, del tipo illegale sprovvisti di marchio Cee. A carico dei trasgressori commercianti, oltre al sequestro della merce sarà applicata la sanzione amministrativa da un  minimo di 500 euro al massimo di 5 mila euro, con l’applicazione, in caso di recidiva, della sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio commerciale da un minimo di 10 giorni ad un massimo di trenta. Per chi usa il suddetto materiale, oltre al sequestro dei suddetti oggetti, ci sarà la sanzione da un minimo di 100 euro ad un massimo di mille euro. In entrambe le situazioni è prevista anche la denunzia all’Autorità Giudiziaria. Insomma un ulteriore giro di vite per evitare, o quanto meno, ridurre al minimo, gli inevitabili rischi di una pratica dura a morire.
In  provincia, il sindaco di Siracusa Garozzo ha emesso la medesima ordinanza di divieto di utilizzo di giochi pirotecnici, mentre il sindaco di Floridia, Scalorino, ha rinunciato a vietare i botti di Capodanno, sostenendo che sia una misura assolutamente inutile.
 
E.V. 

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