Noto, attesa per il “ritorno del derby”, biglietti a ruba
Si sente nell’aria, si respira da giorni quell’intensa emozione che è il sale dello sport: l’attesa. Attesa per sfidare la squadra del capoluogo, attesa per incontrare una tifoseria con cui, sebbene le categorie siano state diverse, si sono stretti rapporti di amicizia su un solido rispetto reciproco, attesa per vedere all’opera le massime espressioni calcistiche aretusee in un confronto assente da 44 anni nel panorama siciliano. Noto e Siracusa, incontro-confronto-scontro (quest’ultimo in termini squisitamente agonistici) a cui nessuno vuol mancare; da giorni, infatti, le prevendite hanno richiesto altri blocchi di tagliandi perchè i primi ricevuti sono andati a ruba. Le due città che, senza tema di smentita, sono il traino, l’asse portante, di questo splendido ed unico lembo di Sicilia, il sud est, e che domani, domenica 25 ottobre, attraverso le capacità, l’estro, e le doti di 22 calciatori si sfideranno per il predominio nel rettangolo di gioco, ma che fuori da esso resteranno in maniera perenne a contendersi la leadership a colpi di storia e bellezze architettoniche. Una “tenzone” che affonda le proprie radici in un tempo troppo lontano e mai dimenticato, e che il tempo ha contribuito a rendere meno aspro ma sempre molto stimolante per entrambe. Già partito da Palazzo Ducezio l’invito del Sindaco Bonfanti al “collega” aretuseo Garozzo per assistere alla partita dagli spalti del Palatucci che, con una vera e propria corsa contro il tempo, torna a disposizione del Noto Calcio dopo un anno di assenza. Ma al di là
di queste, se pur valide, motivazioni e del rientro a casa per la formazione granata, la partita di domani avrà gli occhi puntati addosso degli addetti ai lavori. Siracusa in grandissima ripresa, dopo il cambio dell’allenatore, Noto reduce dalla sconfitta di Marsala, postuma a due successi consecutivi ma con la novità importante del ritorno in casacca granata del Direttore Sportivo Vittorio Strianese. Inutile dire che l’ambiente, dopo l’annuncio dell’avvenuto accordo, lunedì scorso, ha palesato una maggiore fiducia e speranza per il futuro e tutto questo sta contribuendo a creare in città quel giusto ed elettrizzante clima di attesa. Una carica indispensabile anche per gli uomini di mister Cacciola chiamati domani a giocarsi questa sfida: “Che è una partita particolare non si può nascondere – ci dice alla vigilia del derby l’allenatore del Noto-. Abbiamo lavorato con grande intensità ed i miei calciatori sono pronti ed hanno tanta voglia di dimostrare il fortissimo senso di appartenza a questa maglia. Un aspetto per il quale sin dal primo giorno di allenamento ho posto come principio fondante del nostro lavoro. Ultimeremo la settimana pre Siracusa oggi con la rifinitura al Palatucci”. Tutti a disposizione i calciatori granata, fatta eccezione per gli infortunati di lungo corso Librizzi e Rizza, ma rispetto a Marsala non saranno poche le novità. “Abbiamo giocato tre partite in otto giorni, quindi la formazione di Marsala, in cui abbiamo subito, a mio avviso, una sconfitta immeritata, è stata frutto di un turn over obbligatorio. Per domani le scelte saranno altre e si baseranno anche sul modo come affronteremo un avversario di indubbia qualità, costruito per essere protagonista di questo girone, ma senza snaturare le nostre caratteristiche. Limitare le loro fonti di gioco con un pressing alto, ridurre al minimo gli errori, tenere sempre alta l’attenzione e l’intensità del
gioco”. Sarà la ricetta giusta? Intanto nelle case dei netini, nella notte in cui si torna all’ora solare, siamo certi il filo conduttore del “sonno dell’attesa” sarà la frase speranzosa…”non succede, ma se succede”!!!
Emanuela Volcan