Noto, il bilancio della stagione teatrale
E’ stata la sua prima stagione nel ruolo di Sovrintendente alla direzione artistica del Teatro “Tina Di Lorenzo” di Noto per Salvatore Tringali ed a qualche mese dalla chiusura ufficiale dell’annata 2017-2018, ha voluto consegnare alla stampa il bilancio dell’attività, puntando soprattutto sulla grande crescita dei numeri e sull’aumento dell’offerta artistica. “Sento il bisogno personale, ed il dovere, nei riguardi di chi mi ha conferito questo incarico, di provare a dire con parole, accompagnato da qualche numero, come penso sia andato il nostro lavoro. Il cartellone prevedeva, ventiquattro spettacoli così divisi: nove nel segmento Palco Centrale nonsolo-classici, tre inEsplora palcoscenico-contemporaneo, cinque più unlaboratorio-evento nel Teatro Ragazzi, ed in fine, il nuovissimo segmento 70/30 ne prevedeva sei.Prima nota che salta all’occhio è la più ampia offerta di spettacoli rispetto alla stagione 2016/2017 che vedeva in cartellone dieci spettacoli. E nonostante siano più del doppio la spesa, in termini di acquisto, si attesta al di sotto di quella dell’anno passato. Questo ha inciso chiaramente su altri numeri che velocemente vi indico di seguito. Quasi settemila i biglietti venduti, a fronte dei 3.688 della passata stagione. Altro dato importante è quello che vede gli abbonatipassare dai 179 della stagione 2016/17 ai 216 del 2017/18. Abbonamenti che quest’anno si sono suddivisi in: 73 “Teatro Platino”; 109 “Teatro Oro”; 7 “Teatro Esplora”; 15 “Cartellone 70/30” più 12 abbonamenti per gli studenti dell’università di Catania, facoltà di architettura. Ci tengo a evidenziare che oltre a questi dodici studenti di architettura, hanno seguito alcuni dei nostri spettacoli e i relativi incontri organizzati con i protagonisti, gli allievi della scuola per attori dell’Istituto Nazionale Del Dramma Antico di Siracusa.Infine anche grazie alla presenza a Noto della compagnia delle Albesiamo riusciti a coinvolgere gli studenti del “Cumo” di Noto sede distaccata dell’Ateneo di Messina. Con queste realtà universitarie e con i loro docenti stiamo provando ad immaginare dei percorsi futuri. Capitolo a parte è quello del teatro ragazzi. Qualche numero: costituito da 5 spettacoli più un laboratorio evento “Eresia della felicità” condotto da Marco Martinelli del teatro delle Albe. Tra le note positive di questo laboratorio, mi preme evidenziare la gradita partecipazione delle minorenni rifuggiate della “Casa famiglia dell’Accoglienza Progetto FAMI1190”, che si sono trovate a lavorare sui versi di Vladimir Majakovskij con i ragazzi di varie scuole, e molti componenti dellaCooperativa Argante. Tornando al cartellone, molti degli spettacoli messi in scena è riduttivo chiuderli nella sola definizione di teatro ragazzi, vedi il pluripremiatoMalanova, Golden Hee, ed il poetico “U Principuzzu Nicu” che ha avuto anche una replica serale molto apprezzata. Hanno visto i nostri spettacoli tutte le scuole di Noto, delle sue contrade (Castelluccio, Rigolizia, Granieri ecc.) ma anche scuole di Avola, Augusta, Floridia, Pachino, Ispica, Canicattini Bagni. Due parole anche sul neonato segmento 70/30 che ha avuto il merito di aver dato spazio a realtà professionistiche del territorio, di aver aumentato e variegato la proposta artistica del cartellone, ma soprattutto di aver inciso in maniera quasi nulla sul budget stagionale. Anzi visto il risultato ottenuto e i margini di un futuro miglioramento, dovuti ad un auspicabile continuità di proposta, potremmo parlare di assoluta sostenibilità. Ultimissimo punto vorrei dedicarlo alla piccola produzione, fatta la scorsa estate, che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico ed il merito di aver stimolato la sinergia tra la variegata componente artistica netina. Parlo di “Invisibili memorie di Noto notturna” con la regia di Sabina Pangallo, testi di Erminia Gallo e Fabio Marziano, con moltissimi interpreti del territorio, che tra le altre cose ha generato uno spin-off che ha portato ad uno short film su Giovanni Boncoraggio, coprodotto anche questo come lo spettacolo dalla nostra Fondazione, dall’immancabile collaborazione con il settore turismo del comune di Noto, con sforzi economici minimi se non nulli. Il video ha visto invece la regia di Marco De Marco, ed anche in questo caso tutta una serie di collaborazioni con Associazioni e attivisti del territorio. A proposito di Sabina Pangallo, la ringrazio a nome mio e di questa Fondazione per avermi sostenuto e coadiuvato in tanto lavoro, e per aver curato in maniera totalmente amichevole, con il solo spirito di attaccamento alla Fondazione e alla città, i diversi laboratori teatrali che si sono susseguiti nella stagione. Laboratori che hanno avuto un utenza eterogenea, da quelli dedicati alle compagnie amatoriali, a quelli specifici per professionisti, a quelli per ragazzi e tanto altro. Da sottolineare che, anche i laboratori in questione si sono totalmente autosostenuti. A conclusione, credo sia stata una buona stagione, che ha avuto momenti elevatissimi, soprattutto grazie agli interpreti messi in cartellone, con nomi del calibro di Michele Placido, Leo Gullotta, Elio, Giuseppe Zeno,Laura Marinoni, Ermanna Montanari e Marco Martinelli, per citarne solo alcuni del panorama italiano. Una stagione che ha tenuto però i piedi ben saldi su questo territorio, molto prolifico, e penso al cartellone 70/30 e ai molti spettacoli con marchio Sicilia. Una stagione che ha puntato molto sul pubblico giovane e giovanissimo. Una stagione che non si è fatta mancare punte di eccellenza del teatro di ricerca, uno su tutti la compagnia delle Albe. Molto comunque c’è ancora da fare e da migliorare, specie sulla sostenibilità economica dei segmenti principali, e sul coinvolgimento di un pubblico più vasto ed eterogeneo – conclude Salvatore Tringali-. Un sincero ringraziamento va ai dipendenti dell’ufficio, alla squadra dei tecnici, entrambi i settori sempre fiore all’occhiello di questa Fondazione, alle preparatissime maschere, all’ufficio stampa Dottor Vincenzo Rosana, e all’onnipresente Direttore Generale, Urbano Pannuzzo, che mi ha guidato in questa prima esperienza in Fondazione. In fine un vero grazie al Presidente e al CDA che hanno creduto in questa nuova squadra”.