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Noto, continuano le segnalazioni di criticità al Trigona

E’ sempre il movimento “Democrazia e Territorio” di Noto,coordinato da Genny Bandiera e con portavoce Bartolomeo Vittorio Padua, a provare ad innescare un dibattito costruttivo sull’Ospedale Trigona. Ci si rivolge sempre alle Autorità, il Commissario Straordinario Asp 8 di Siracusa, al Sindaco di Noto, all’Assessore Regionale alla Salute, ai Deputati Regionali della Provincia di Siracusa, nella speranza di riuscire ad avere qualche risposta che squarci il silenzio calato sul Trigona.
Nella missiva leggiamo: “In un momento in cui la Comunità di Noto è stata allertata per le recenti criticità e disagi dovuti alla interruzione di un pubblico servizio ( radio-diagnostica non operante per guasti alle apparecchiature, mancata effettuazione di esami ecografici per l’ assenza dello Specialista a causa di malattia ), pur condividendo la protesta corale che viene “gridata” la ritiene alquanto riduttiva relativamente all’invocato “diritto alla salute” in quanto il cosiddetto “Ospedalcentrismo” non è certamente il rimedio assoluto volto al ben-essere sanitario se vengono esclusi e non approfonditi altri paradigmi e variabili dipendenti facenti parte della globalità di intervento sanitario. 
Ci  riferiamo in particolare  alla mancata centralità della ”medicina di prossimità” e/o territoriale” che riveste, a nostro avviso, un ruolo fondante in un contesto di servizi a rete ( ospedale-territorio ) e per definire ancor più la cosiddetta “globalità di intervento”. In nessun caso si è sentito parlare, in queste settimane così tumultuose, di riequilibrio dei ruoli Ospedale-Territorio e riorganizzazione delle attività territoriali per la integrazione con l’ospedale e contestuale progressivo potenziamento delle attività territoriali, ed ancora del fatto che la riorganizzazione dell’offerta ospedaliera richiede il parallelo progressivo potenziamento delle attività territoriali, attraverso la messa a punto di interventi organici di sistema, sotto gli aspetti strutturali, organizzativi e di empowerment” 
( vedasi a tal proposito il 5° capoverso, pag 6 del Decreto dell’Assessorato alla Salute del 14 Gennaio 2015 pubblicato nel suppl. ordinario alla GURI n.4 del 23.1.2015 ).
Tutto ciò riveste una vitale importanza se si vuole tutelare il “diritto alla salute” dei cittadini residenti nella zona Sud! E’ sotto gli occhi di tutti infatti che il Presidio Territoriale di Assistenza ( peraltro definito P.T.A. Strutturale ), ubicato presso l’Ospedale Trigona di Notoe che peraltro dovrebbe già essere ben collaudato ed a regime  fin dalla sua istituzione nel lontano 2011, offre ben poche prestazioni sanitarie in termini quali/quantitativi. L’assistenza specialistica ambulatoriale non solo non è stata implementata così come previsto da una serie di atti di indirizzo e legislativi ( non ultima la L.R. 5/2009 e seguenti ) ma non è stato ancora attuato un Testo unico di riforma dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari. Allo stato attuale le attività socio-sanitarie e socio-assistenziali non sono ben integrate  così come si auspicherebbe che fossero. Il fenomeno che “ avvilisce” il cittadino nel suo percorso sanitario riguarda i lunghi tempi di attesa che, spesso, vengono soddisfatti in tempi biblici ledendo lo stesso concetto di “ prevenzione e cura” e di “ assistenza primaria o di 1° livello”. Lei, signor Commissario Straordinario, sarà certamente a conoscenza che nel  cosiddettoP.T.A. emergono una serie di criticità legate a volte ad una mancata organizzazione seriale dei servizi erogabili. Non Le sfuggirà, ad esempio, che rispetto ai Presidi Specialistici accreditati diversi ambulatori non “ottemperano” a quelle che sono le prestazioni routinarie da effettuare e  non offrono le normali prestazioni sanitarie. Tutto ciò implica una serie di disservizi che costringono  il Cittadino a rivolgersi a strutture private a pagamento od ancora a richiedere visite specialistiche in regime di intra-moenia. Basta leggere le statistiche mensili per rendersi conto del non coerente rapporto Costo/risorse, costo/efficacia-efficienza e quant’altro. Succede così, ad esempio, che il P.P.I., ancorché limitato nella sua attività ambulatoriale per una serie di motivazioni organizzative, strutturali e funzionali , causi un flusso caotico delle utenze versus il Pronto Soccorso:
– l’ambulatorio territoriale di ortopedia non riesce a soddisfare la routinaria prestazione specialistica per le stesse motivazioni riguardanti il P.P.I. ;
– l’ambulatorio territoriale  di oculistica non è in grado di effettuare diagnosi strumentali relative al cosiddetto “campo visivo” ( indagine di massima prevenzione per la malattia sociale del Glaucoma) perché privo degli strumenti necessari;
– l’ambulatorio di Neurologia non è dotato di strumentazione elettromiografica;
– l’ambulatorio territoriale diUrologia non è dotato dell’indispensabile  supporto strumentale per effettuare i necessari esami clinici propedeutici alla diagnosi conclusiva;
– l’ambulatorio di Pneumologia non è dotato di un  benché minimo strumento diagnostico ( esami spirometrici );
– sono state soppresse le ore diOtorinolaringoiatria  ( attività specialistica trasferita in altro distretto sanitario dell’A.S.P. 8 );
– non è stato ancora istituito il P.U.A.( punto unico di accesso) per i pazienti fragili…..;
– l’ambulatorio infermieristico non offre senza soluzione di continuità le relative prestazioni ;
– l’ambulatorio di Odontoiatriaeffettua soltanto cure “ estrattive “ e non “ conservative”  ( inspiegabilmente è stato depotenziato nella sua offerta specialistica anche a causa di una significativa  riduzione del monte orario )
– l’A.D.I. viene erogata a macchia di leopardo;
Gli esempi di criticità sono diversi e non vengono elencati nella loro interezza – e conclude-. Tutto ciò avviene, a nostro avviso, per una mancata  pianificazione ed organizzazione da parte di una Dirigenza Sanitaria e Tecnica forse “ distratta” od ancora peggio “ inconsapevole”! Se a ciò si aggiunge una “ scomposta” assegnazione di operatori “ distratti” dal loro ruolo, langue lo stesso concetto di  economicità di sistema e/o economia di scala. Tutti motivi questi che inducono il Cittadino a guardare all’Ospedale quale unica risorsa per la propria domanda di salute!! Non aggiungiamo altro signor Commissario Straordinario  poiché ulteriori riflessioni ci porterebbero a ragionamenti che riguardano  la parametrazione costi/risorse e conseguentemente
la cosiddetta spending/rewiew in una Regione che non può permettersi ormai di coprire, tout court,  il deficit di bilancio delle Aziende Sanitarie. E’ nostro auspicio  ad ogni modo, che Ella vorrà interpretare la presente nota quale elemento di sintesi delle criticità rappresentate e che le  perplessità sopra esposte vengano accolte non come una ulteriore protesta ma, al contrario, quale ausilio per farLe conoscere  il comune “sentimento” della nostra gente! E’ inoltre auspicio che il Sig. Sindaco di Noto e gli Onorevoli Deputati , rappresentanti della Provincia di Siracusa in seno all’Assemblea Regionale Siciliana, intervengano presso le opportune Sedi Istituzionali al fine di chiarire ed approfondire  ( anche attraverso il Servizio Ispettivo dell’Assessorato alla Salute ) le “ criticità di Sistema “ che limitano e ledono il “ Diritto alla salute ed alla cura “ dei Cittadini della zona Sud”. 

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