Noto, dialogo tra un violino ferito e una donna offesa
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1999, con lo scopo di creare maggiore consapevolezza in chi la subisce e di contrastare in maniera forte e decisa chi la esercita. Un giorno non a caso, un giorno in cui le iniziative dovrebbero contribuire, anno dopo anno, a far diminuire i gravi episodi registrati in tutto il mondo, anche se i dati purtroppo sono ancora sconfortanti. Stando ai dati diffusi dalla Polizia nell’ultimo rapporto “Questo non è amore”, nei primi nove mesi del 2018 sono state 94 le donne uccise e 32 rientrano nella categoria deifemminicidi. Occorre persistere, partendo dalla sensibilizzazione delle giovani generazioni, dalle comunità più piccole alle città più grandi. Noto da anni organizza il suo 25 novembre cambiando spesso veste ma lasciando, anzi incrementando, i profondi contenuti del messaggio mai retorico. A farsi carico di creare le celebrazioni 2018 è stata la Cooperativa Sociale Arganteche invita tutti domenica prossima in Sala Gagliardi di Palazzo Trigona, alle ore 17,30, agli interludi “Dialogo tra un violino ferito ed una donna offesa“, con il Patrocinio del Comune di Noto. “Questa data non può passare inosservata – ha dichiarato l’Assessore al Turismo Giusi Solerte– in un periodo come quello che stiamo vivendo e che registra un’impressionante recrudescenza di violenza sulle donne. Dobbiamo restare tutti uniti per sostenere e rivendicare con forza il pieno rispetto del principio di uguaglianza, della dignità e dei diritti umani senza alcuna differenza. Le piccole voci possono diventare una grande ed assordante voce per rompere il silenzio dall’indifferenza e mettere a tacere odio e violenza, aspetti, che stanno sempre più attecchendo in questa società disorientata”. Si tratta di uno spettacolo che vedrà in scenaGiuseppe Spicuglia, regista e nocchiero della performance, l’attrice Miriam Scala(donna offesa) e la violinista Alessia Casalino (violino ferito). Gridano aiuto, rivendicano dignità attraverso letture di brani che raccontano la realtà e che costringeranno gli spettatori a riflettere. “La donna è inviolabile, è il monumento alla vita perché della vita custodisce e tramanda il dono; dobbiamo schierarci in maniera forte e decisa per difenderla nel corpo e nella dignità – ci spiega Giuseppe Spicuglia, in una pausa delle prove-. Liberamente tratto da passi diversi partiamo dalla cruda realtà del femminicidio, provando a fare un percorso tra i sentimenti, le emozioni, e le giuste rivendicazioni, per giungere al completo e pieno recupero della dignità della donna”. Domenica, 25 novembre, appuntamento alle ore 17,30 in Sala Gagliardi per vivere insieme una celebrazione che ha in sé l’aspetto riflessivo ma anche propositivo, al fine di vedere ognuno di noi come sentinella della realtà e buon esempio per gli altri.
Emanuela Volcan