Se te lo fossi perso

Noto, formazione di tecniche di salvataggio

Sempre in prima fila non solo nelle emergenze ma anche in ambito di formazione e specializzazione dei volontari, ambito che sta diventando sempre più importante in tema di protezione civile da qualsiasi parte lo si consideri. Se non ci fosse passione e tanta buona volontà questo settore sarebbe sicuramente impoverito da una buona fetta di braccia ed intelligenze. Per fortuna Noto ha un gruppo molto attivo di “angeli custodi” della ProcivArci Noto, che, oltre ad essere sempre presente e in qualsiasi tipo di emergenza, cura in particolar modo le esercitazioni per gli iscritti, gli aggiornamenti e la formazione. Il tutto grazie alla nuova e confortevole sede, presso la palazzina servizi del Centro Sportivo Palatucci di contrada Zupparda, concessa dal Comune di Noto. Nello scorso weekend si é svolto un corso di formazione per tecniche SaR (Search and Rescue) ed a partecipare questa volta é stato un gruppo formato da sei volontari provenienti da Roma e facenti parte del gruppo ‘Soccorso Marittimo Poseidon” di protezione civile. Quattro giorni intensi dove i corsisti hanno appreso le tecniche base per il soccorso in condizione non favorevoli, partendo dalla conoscenza approfondita dei mezzi e degli strumenti a disposizione, per proseguire con le nozioni di topografia, in grado di ottimizzare i tempi di ricerca, localizzazione ed intervento di salvataggio, nozioni di primo soccorso e di varie tecniche. Tanta la soddisfazione da parte dei corsisti che entusiasti hanno già in programma l’acquisto  dei materiali e il proseguo della formazione su questo ambito, che é in continuo mutamento pertanto la formazione del volontariato deve andare di pari passo con essa. Soddisfazione generale anche da parte degli istruttori della scuola ProcivArciNoto che ha riscontrato voglia di fare, professionalità e spirito di gruppo, constatate nelle tante ore trascorse in aula e in quelle pratiche in corda, sempre affrontate con attenzione e sete di sapere. Il tutto possibile grazie al bel rapporto instaurato con i “colleghi” del Soccorso Marittimo Poseidon, dal quale sicuramente scaturiranno nuove idee per il futuro.
Emanuela Volcan 

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