Noto, giovane autrice vince il Primo Premio “Creatività giovanile 2018”
Ne ha fatta di strada Aurora Miriam Scala in un crescendo di esperienze, emozioni e conquiste davanti alle quali si schernisce con il suo sorriso dolce e disarmante dietro al quale, approfondendo la conoscenza, c’è un carattere molto forte, tanto quanto la sua determinazione. E dopo averla applaudita nelle prime esperienze teatrali, quasi un gioco per lei, ancora universitaria, arriva la grande opportunità dell’Inda, l’Accademia del Dramma Antico di Siracusa dove proprio quest’anno si diplomerà dopo tre anni di grandissimo lavoro; la prova finale si terrà lunedì 4 giugno al teatro comunale di Ortigia, e sarà “Edipo re”, testo di Pier Paolo Pasolini, drammaturgia e regia Luca Bargagna con Vincenzo Pirrotta. Studio e palcoscenico ( ogni sera con le Tragedie greche al Teatro di Siracusa), palcoscenico e studio dove non mancano mai i momenti dedicati alla lettura (uno su tutti “Fuochi” di Marguerite Yourcenar che sarà fonte ispiratrice del testo teatrale con cui ha espugnatoGaggiano) agli approfondimenti, agli altri progetti artistici.
Proprio uno di questi le ha regalato di recente il riconoscimento più importante, in ex aequo, a Gaggiano, centro in provincia di Milano, dove l’Associazione Favola Folle ed i suoi responsabili, Matteo Sala, Carlo Compare, Gabriele Paina e Giada Catone vivono e respirano arte 365 giorni l’anno. Proprio nella primavera 2018 questa Associazione ha lanciato il Bando per performers dai 20 ai 30 anni a cui ha , appunto, partecipato con un corto teatrale scritto da lei stessa ed interpretato con Maria Chiara Pellitteri, collega all’Inda, “Metertygater“, dal greco madre-figlia. “Ci siamo presentate come la Compagnia SkalaM, ed abbiamo partecipato con un corto teatrale ispirato alla tragica vicenda di Clitennestra ed Elettra, dove appunto io e Maria Chiara ne eravamo le interpreti – ci racconta Aurora Miriam Scala-. Soddisfazione immensa al momento che sono stati decretati i vincitori (nella foto le due vincitrici con gli organizzatori). Avevo inviato un video di presentazione, lo studio vero e proprio dello spettacolo, realizzato grazie a mio fratello Francesco che lo ha girato e montato; superiamo la prima selezione, e quelle successive sino ad arrivare alla serata finale in soli 7 partecipanti”. L’emozione la pervade mentre racconta l’esperienza. “Parlo del rapporto madre-figlia, dei momenti di scontro e di quelli di incontro. In 12 minuti la storia si consuma proprio come l’ispirazione a scrivere che mi giungeva come flussi di coscienza, dove il protagonista è proprio il tipo di rapporto”. Il premio, oltre ad una somma di denaro, prevede la residenza artistica per 20 giorni che si svolgerà dopo settembre proprio con l’Associazione Favola Folle. “E’ una vittoria della nostra coppia artistica – Miriam, lo ricordiamo, ne ha firmato idea e testo-. Un’emozione grandissima che ci ha ripagato dei tanti sacrifici. Ma io credo tantissimo nel mio lavoro e sono certa che questo testo potrebbe avere un’interessante evoluzione. Ma per il momento spero semplicemente di poterlo portare in scena nella mia Città,Noto“. Una speranza e il nostro augurio che a possa divenire realtà.